No ai gay-donatori La commissione sugli errori sanitari chiede chiarimenti

La Commissione sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali invierà una richiesta di relazione all’assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, in merito al divieto fatto ad un giovane omosessuale di donare sangue per trasfusioni.
Al giovane in questione, che da 8 anni donava regolarmente il sangue, è stata impedito l’ennesimo prelievo, perché gay. Il fatto è avvenuto all’ospedale Gaetano Pini di Milano. «L’orientamento sessuale non è a priori un motivo di esclusione dalla donazione di sangue. Per questo - spiega il presidente Leoluca Orlando - vogliamo avere chiarimenti, dall’assessore Bresciani, in merito ad una decisione che lede il principio di non discriminazione previsto dalla Costituzione italiana, dal diritto europeo e da quello internazionale».


«Il Gaetano Pini - ha spiegato il direttore sanitario della struttura, Amedeo Tropiano - aderisce al protocollo per la medicina trasfusionale della Città di Milano, di cui è capofila il Policlinico, e a cui aderisce anche il Fatebenefratelli».

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