Winkler non abita più qui, a Nervi. Lo ha sfrattato la protesta della maggioranza dei residenti nel «Comune» del levante ligure che hanno sempre considerato come un pugno nellocchio (o nello stomaco, che è anche peggio) il Piano del traffico dellarchitetto e urbanista bavarese incaricato da Palazzo Tursi di rivoluzionare la circolazione in città.
Ma è troppo presto per esultare e considerare definitivamente morto e sepolto il progetto che prevedeva, fra laltro, la pedonalizzazione generalizzata della delegazione. Non ci pensa nemmeno, comunque, ad abbandonarsi allesultanza il «Comitato spontaneo Nervi» del dottor Francesco Mura che anzi vigila in servizio permanente effettivo affinché non avvengano blitz o colpi di mano da parte della civica amministrazione.
Nei giorni scorsi, il Comitato si è rivolto ancora una volta allassessore al Traffico Arcangelo Merella e al presidente della circoscrizione Levante, Giovanni Calisi, per denunciare l«imminente inizio lavori per la realizzazione del piano Winkler». Circostanza negata immediatamente da Calisi, secondo cui «è tutto falso che siano partite le opere per la pedonalizzazione, è vero invece che il piano potrà essere preso quale spunto dalla circoscrizione per effettuare proprie e autonome valutazioni sul traffico, non necessariamente conformi al detto piano».
Infine il presidente, nel prendere nuovamente e nettamente le distanze dal progetto alternativo denominato «Campostano», ribadisce che «la discussione sul piano Winkler avverrà nellambito» istituzionale del parlamentino, «con la più larga partecipazione degli interessati».
E la pedonalizzazione? Solo se sarà «graduale e largamente condivisa dalla popolazione».
Basta questo per accontentare Mura e il suo Comitato? Neanche per sogno: la vigilanza continua. Fino alla vittoria finale.
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