«La proposta di riaprire la scuola islamica di via Quaranta è inaccettabile, dal momento che non sono cambiati i presupposti che avevano reso necessaria la chiusura dellistituto». Secco, arriva il commento del vicesindaco De Corato. «La scuola - prosegue - si trova nelle stesse condizione di totale illegalità e inagibilità dal punto di vista igienico-sanitario rispetto a quando era stata chiusa». Quindi, «ritengo inopportuna questa nuova proposta, che nuoce al percorso di integrazione della comunità».
Dello stesso parere il sindaco Gabriele Albertini. «La struttura - spiega - è stata rigorosamente chiusa perché non ha le condizioni di legalità per continuare a svolgere lattività». Lauspicio è che «il prefetto provveda a intervenire nella maniera appropriata».
E se per lassessore alla Sicurezza Guido Manca si tratta di «uninaccettabile sfida allo Stato», per il consigliere comunale di An Carla De Albertis «è un ricatto che non bisogna accettare», con lauspicio che «la magistratura si muova contro questi genitori che tengono i figli nellillegalità e li educano allodio». Infine, il responsabile allEducazione e infanzia di Palazzo Marino Bruno Simini ritiene «sconcertante la lettera della scuola di via Quaranta con cui si minaccia di tornare nellillegalità, e che non ci mette in una situazione di ottimismo».
Parole più morbide per bocca del coordinatore dellopposizione al Comune Sandro Antoniazzi. «Cercheremo di convincere i genitori che questa iniziativa è controproducente, in modo che si raggiunga una soluzione.
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