«Noi cacciatori, vittime degli ecoterroristi»

Un fondo regionale per risarcire i danni subiti dai cacciatori con la distruzione dei capanni di appostamento, e una sorta di «taglia» a favore di chi denuncia gli ecoterroristi autori delle distruzioni: è il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Francesco Bruzzone, noto appassionato di caccia, a chiedere l’intervento urgente dell’amministrazione di De Ferrari, sotto forma di indennizzo, dopo gli episodi multipli che si sono verificati nell’entroterra genovese.
«Di recente - spiega Bruzzone - nel territorio dei Comuni di Mignanego e Sant’Olcese e in altri della Valpolcevera e Valle Scrivia sono stati demoliti storici appostamenti fissi di caccia alla fauna migratoria la cui origine risale a parecchi decenni fa e sono riconosciuti come patrimonio storico-culturale della zona, regolarmente autorizzati dalla Provincia. Appare evidente - sottolinea ancora l’esponente del Carroccio - che l’obiettivo di chi ha commesso questi reati sia stato quello di liberare i richiami vivi legittimamente detenuti presso gli appostamenti. Da questo emerge chiaramente la natura ecoterroristica delle azioni». Bruzzone chiede pertanto di istituire un congruo indennizzo, «usando le tasse pagate dai cacciatori per risarcire i danni subiti dai cacciatori».

Non Basta: nella prospettiva di «fare tutto il possibile per individuare chi ha commesso i reati - conclude Bruzzone - metto personalmente a disposizione 5mila euro affinché chiunque possa fornire prove in merito si senta più agevolato a farlo».

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