«Noi non andiamo a provocare la sinistra»

«Credo che in questa campagna elettorale si debba continuare a garantire ai cittadini una città sicura e serena. Si tratta di una mia responsabilità, come sindaco di tutti, e questo è il mio impegno». Ad assicurarlo è Letizia Moratti ancora scossa per ciò che è successo l’altro giorno alla mamma del suo assessore Alan Rizzi. E da sinistra arriva in sostanza lo stesso messaggio: «Ho chiesto ai miei sostenitori- spiega Giuliano Pisapia- di non rispondere alle provocazioni, di porgere l’altra guancia». Ma non è così semplice. L’aria è pesante è c’è il rischio che gli appelli dei due candidati cadano nel vuoto. Per il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, le tensioni che stanno segnando questa campagna per il ballottaggio a Milano, con aggressioni e accuse reciproche tra centrodestra e centrosinistra, sono unicamente imputabili all’atteggiamento dei sostenitori di Pisapia e alla loro abitudine di contestare e provocare i militanti che fanno propaganda per la Moratti. «Le tensioni che si creano - ha spiegato La Russa - hanno una matrice unica e comune: avvengono sempre per un’azione di disturbo dove c’è un esponente del centrodestra».
Anche gli scontri avvenuti ieri in piazza Cairoli, dove ad avere la peggio è stato un supporter di Pisapia, nascono secondo il ministro da un’atmosfera di costante provocazione. «Non capita - ha sottolineato - non capiterà mai e non è mai capitato che il centrodestra vada a disturbare le manifestazioni degli avversari politici. Anche lo scontro tra due cittadini estranei al banchetto avvenuto sabato a 30 metri dal nostro gazebo si è verificato perchè alcune persone sono andate a contestare l’azione di propaganda a sostegno della Moratti». Pertanto La Russa ha invitato Pisapia a non limitarsi agli appelli a stemperare la tensione. «Non si faccia di ogni erba un fascio - ha concluso - apprezzo le parole di Pisapia che ha chiesto di fermare questo clima di tensione, ma da sole le parole non bastano, ci vogliono anche i comportamenti conseguenti». Sulla stessa linea del Pdl anche la Lega. «L’aggressione alla madre di Rizzi è una cosa gravissima. È il segnale di una tensione che sale tutti i giorni. Adesso basta - spiega il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Davide Boni.

Ieri camminavo per la strada e un paio di persone mi hanno insultato. La situazione è questa, la tensione è altissima e frange estreme della sinistra, che in gran parte appoggiano Pisapia, sono al clima da caccia all’ avversario».

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