«Non solo buio per i mercati: in vista nuove opportunità»

da Milano

Non solo crisi, ma anche opportunità: lo scenario economico che emerge dal Mediolanum Market Forum è a tinte meno forti, ma più ricche e sfumate, di quello che troppo spesso appare sui mezzi di comunicazione.
Da un lato, infatti, ci sono gli elementi negativi, dalla crisi dei mutui subprime alle difficoltà in cui si dibattono molti istituti bancari, che ha fatto evocare lo spettro del ’29, passando attraverso la questione energetica, con il petrolio che brucia record uno dopo l’altro. Ma proprio queste criticità possono diventare stimolo per le imprese spingendole alla ricerca di nuove, più vantaggiose soluzioni, a patto di avere radici solide e una buona dose di inventiva, «la visionaria follia» alla Erasmo da Rotterdam citata dal futuro premier Silvio Berlusconi, intervenuto al telefono «per obbedire - ha detto scherzosamente - all’amico Ennio Doris» .
Un percorso virtuoso che proprio il presidente del gruppo Mediolanum ha esemplificato nella questione petrolifera, sottolineando come l’aumento del greggio, con tutte le sue ricadute negative, spinga d’altra parte le industrie del settore, come ha confermato anche l’ad di Eni Paolo Scaroni, ad investimenti e ricerche che in tempi di «vacche grasse» non sarebbero stati avviati.
Ma in tempi di «vacche magre», il rischio è che l’emotività spinga gli investitori a scelte sbagliate: da qui il ruolo chiave del consulente finanziario. Ancora Doris ha sottolineato l’importanza del «fattore umano»: «Da noi, i clienti ottengono risposta molto più velocemente che allo sportello bancario tradizionale: ma non è solo questione di tecnologia. Il nostro obiettivo è che i clienti, attraverso i family banker, si affidino alla banca per tutte le loro esigenze: ed ecco perché siamo una delle poche società che mantiene una raccolta positiva».
Ultimo ma non meno importante fra i temi toccati dal convegno, l’influsso dei mezzi di comunicazione: saper leggere e decodificare il linguaggio dei media è necessario, se si vogliono evitare le trappole di un pessimismo ingiustificato.

E spesso anche disinformato: «Tutti quei luminari - ha ricordato l’economista Dominik Salvatore - che non sorridono mai, intervistati sui giornali dove snocciolano previsioni più o meno catastrofiche, quasi sempre puntualmente smentite dagli eventi: è bene che i lettori non si lascino troppo condizionare». In attesa che anche in Italia a scuola si insegnino le leggi dell’economia, come auspicano in molti, a partire dallo stesso Doris.

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