Non solo il meeting di Cl Per il Capodanno celtico stanziati 600mila euro

La crisi non arretra e a farne le spese è il superfluo, le iniziative che in momenti rosei servono a migliorare l’immagine e far girare l’economia e invece nei periodi di difficoltà diventano zavorre di cui liberarsi. Capita in tutte le famiglie, accade anche in Regione Lombardia: nelle case dei lombardi si limitano le uscite serali, le spese per i vestiti e altre cose utili ma non indispensabili. Al Pirellone si rivedono le priorità nella comunicazione, i patrocini, le sponsorizzazioni.
E mentre continua la polemica scatenata dalla Lega sui fondi destinati al Meeting di Rimini, la kermesse di Cl che anima il dibattito agostano, l’ufficio di presidenza del consiglio regionale sospende tutti i contributi e le missioni all’estero «in attesa dell’approvazione del nuovo regolamento che fisserà i criteri e i parametri» per il futuro. Insomma, scatta l’austerità.
In passato, quando i fondi a disposizione non mancavano, sono state sponsorizzate iniziative di ogni genere, anche per iniziativa della Lega che adesso ha messo nel mirino il Meeting di Rimini.
Alle tante iniziative con il timbro padano hanno alluso a botta calda il capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Paolo Valentini, e l’assessore Raffaele Cattaneo.


Secondo dati filtrati dal Pirellone, non mancano le spese voluttuarie, come una rassegna voluta dall’assessorato alla Cultura, guidato dal Carroccio, e finanziata dalla Regione con 700mila euro: si tratta del festival Volgar’eloquio, rassegna di tre giorni di musica teatro e poesia in dialetto.
C’è poi il caso del capodanno celtico. (...)

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