Nostra Signora di Guiclan

Maggio è davvero il mese più caro alla Madonna. Oltre alla raccomandazione ecclesiastica di dedicarlo particolarmente al rosario, è in maggio che cominciarono le più famose apparizioni mariane di tutti i tempi, quelle di Fatima. Anche quel che andiamo a narrare oggi accadde di maggio. In Francia, nel 1634. Il 19 maggio, una donna di trentacinque anni, Marie-Amice Picard, tornava da un pellegrinaggio a piedi al santuario mariano di Notre Dame de Lambarder. Sulla strada verso Guiclan, la sua città, incontrò un uomo a cavallo. Il posto era deserto e il sentiero era sbarrato dal cavaliere che la fissava con un sorriso cattivo. La Picard, impaurita, cercò di fare marcia indietro ma subito sentì il rumore degli zoccoli in movimento. Si mise a correre. Solo che, a piedi, non aveva scampo. Infatti, l’uomo la raggiunse e, smontato velocemente, le saltò addosso. La donna urlò con quanto fiato aveva ma lì nessuno poteva sentirla. L’aggressore già l’aveva buttata per terra e cominciava a strapparle i vestiti quando esplose un lampo accecante. Apparve la Vergine accompagnata da una figura che sia la Picard che il suo assalitore «seppero» essere s. Giovanni Evangelista. L’uomo si gettò subito in ginocchio implorando perdono.

Nel Dizionario cronologico delle apparizioni della Madonna (Piemme) di Hierzenberger e Nedomansky è riportato che la Picard ebbe in seguito altre apparizioni della Vergine, ricevette le stimmate e visse di sole comunioni fino al 1652, anno in cui morì a Saint-Pol deLéon.

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