Il telefono squilla di continuo. Da un capo all'altro i responsabili del piano antineve si scambiano informazioni. Con un occhio alla finestra e l'altro al monitor del computer, aggiornato in tempo reale con i più avanzati sistemi tecnologici. Siamo nella sede dell'Amsa, in via Olgettina. Qui un pool di 13 persone lavora 24 ore su 24 - dal 15 novembre al 15 marzo - per anticipare i capricci dell'inverno, intervenendo prima che neve e ghiaccio possano bloccare la città. Ieri la prima vera nevicata della stagione è servita per rodare i meccanismi.
«Il fenomeno non è stato preoccupante - spiegano dalla sala operativa -, ma ci ha comunque impegnati molto». Notte in bianco a tener d'occhio la situazione, contatti serrati con i meteorologi del centro Epson Meteo, cartina di Milano con i punti critici in evidenza aggiornata di continuo. Poi, alle 5.30 del mattino, l'ordine di far partire i primi 130 automezzi spargisale: 2.500 tonnellate di sale marino per mettere al sicuro circa quattromila chilometri di strade cittadine. «Abbiamo aspettato mezz'ora perché la neve era ancora molto umida e non attaccava - spiega Giovanni De Marchi, uno dei quattro responsabili della sala operativa -. Tutte le decisioni sono state prese in accordo con l'assessore comunale all'Arredo Urbano, Maurizio Cadeo. Che abbiamo sentito per telefono a partire dalle 5, insieme ai dirigenti di settore». La prima operazione si è conclusa alle 10: sale su tutte le strade e lamatura - operazione più complessa e costosa - fra Baggio, Lorenteggio e Barona. Con il livello di allerta arancione - il terzo della scala, per nevicate fino a cinque centimetri - sono stati messi in campo 352 automezzi e 446 addetti. Ai quali, nel pomeriggio, si sono aggiunti circa 150 spalatori assunti dalle agenzie di lavoro interinale. «Le zone più colpite sono state a Sud e Ovest della città - continua De Marchi -, mentre il centro storico ha subito pochi disagi». Intorno alle 11 l'ennesimo contatto con i meteorologi avverte che la temperatura in quota è scesa e quindi continuerà a nevicare fino alle 15. Mezz'ora dopo, alle 11.30 in punto, scatta la seconda operazione della giornata. Mezzi e uomini di nuovo per strada, a liberare carreggiate e zone di accesso a scuole, ospedali e metropolitane. Per gli altri marciapiedi un'ordinanza del Comune - simile a quelle emesse in altre città europee - prevede che siano i proprietari degli stabili a farsi carico di pulire le strade. «A volte lo facciamo noi - spiegano dall'Amsa -, ma il nostro compito è risolvere prima di tutto i problemi della circolazione». «Da due anni abbiamo adottato un modello previsionale grazie al quale riusciamo ad anticipare i fenomeni - prosegue De Marchi -. In questo modo possiamo evitare, per esempio, i disagi causati dalla grande nevicata del 1985». Il segreto di tanta efficienza è custodito nei computer. Uno schermo mostra temperatura dell'aria, temperatura del suolo, pressione atmosferica e velocità del vento. Tutti dati aggiornati di continuo.
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