Una notte in gazzella a rincorrere pusher, balordi e rapinatori

Tra sabato e domenica presi in flagranza spacciatori, ladri e un mancato omicida

Droga e colpi in villa, insieme con le truffe ad anziani, sono i reati che maggiormente spaventano l’opinione pubblica e che per questo impegnano i carabinieri in un continuo lavoro di controllo del territorio. Proprio ieri, annunciando il programma della Festa all’Arena civica, il comando provinciale Enzo Bernardini ha reso noto i risultati di alcune operazioni compiute la notte appena trascorsa. Che hanno consentito di arrestare una serie di balordi: spacciatori, rapinatori e mancati omicidi.
Si inizia alle 23.30 a Buccinasco dove i militari, sollecitati dalle segnalazioni dei cittadini, hanno messo sotto osservazione un appartamento di via Scarlatti, dove effettivamente si notava un incessante andirivieni di personaggi sospetti. Alla fine i militari effettuavano l’irruzione scoprendendo a tagliare sostanza stupefacente tre spacciatori sui vent’anni e sequestrando 70 grammi di cocaina. Nella stessa operazione, e grosso modo alla stessa ora, a Trezzano veniva arrestato un marocchino di 29 anni, clandestino e noto pusher. Lo straniero è stato notato in una zona di spaccio, frequentata da altri extracomunitari. Il maghrebino alla vista dei militari ha tentato la fuga, ma è stato bloccato: in tasca nascondeva oltre un etto di cocaina.
A mezzanotte e mezza a Milano in via Brenta un ecuadoregno di 25 anni, Carlos Velez, completamente ubriaco, ha iniziato a danneggiare auto in sosta e molestare i passanti. A un certo punto ha brandito il collo di una bottiglia e minacciato chiunque lo avvicinasse. A farne le spese un egiziano di 41 anni, che passava ignaro, colpito alla gola. L’uomo è stato ricoverato a Niguarda in prognosi riservata: i cocci gli hanno per fortuna solo sfiorato la giugulare e non dovrebbe correre pericolo di vita. Un equipaggio dei carabinieri, arrivato tempestivamente, riusciva a rintracciare e ammanettare lo scalmanato sudamericano.
Sempre in città, verso l’una due pakistani di 16 anni minacciavano con un coltello un ragazzo e gli strappavano cellulare e giacca. Anche in questo caso i carabinieri riuscivano ad arrivare in tempo per individuare i due adolescenti e bloccarli dopo un breve inseguimento.
Infine verso le 2 a Melegnano un equipaggio fermava una Lancia Dedra grigia. Il maresciallo della stazione ricordava però che un’auto uguale era stata segnalata un mese prima a Dresano, dove era appena stato consumato un furto.

Il comandante faceva dunque portare i due occupanti, di 20 e 21 anni, in caserma e li interrogava. La sua intuizione veniva ben presto premiata: i ragazzi confessavano di essere stati gli autori del furto e ne confessavano poi altri 10 insieme a un paio di rapine.

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