Cronaca locale

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Un donna triste e delusa sta aspettando un uomo che ritarda; si imbatte in un giovane impiegato, un sognatore che, mentre passeggia assorto nei suoi pensieri, le rivolge la parola. Per quattro incontri consecutivi, le due anime sembrano avvicinarsi e condividere così un percorso: ma il sogno svanisce e il ritorno alle loro realtà è inevitabile.
Il romanzo di Fedor Dostoevskij Quattro notti sarà letto questa sera al Teatro di Verdura (ore 21.30 tel. 02-76020794) dal direttore del Teatro Libero Corrado D'Elia che, come ogni anno, presenta gli embrioni di lavori che prenderanno vita del futuro più prossimo. «Sempre al Teatro di Verdura ho avuto l'opportunità di dare la luce ad alcuni miei progetti come quello su Niffoi o su "Novecento" di Baricco; quest'anno mi sono lasciato affascinare dalla letteratura russa e in particolare da questo autore di grande realismo - spiega l’artista -. San Pietroburgo, Mosca: per me sono state autentiche scoperte. Non a caso la scorsa stagione del Teatro Libero era intitolata “Oltre il muro“: anche se il muro di Berlino è stato abbattuto, esiste ancora, paradossalmente, un confine che divide in due lo stesso continente. Ho cercato così di rinnovare il crollo di quella ideologica separazione che non ci consente di ampliare i nostri orizzonti culturali».
Quale luogo migliore se non il Teatro di Verdura, dove si respira il profumo della carta dei volumi che arricchiscono la famosa biblioteca meneghina di via Senato 14, per presentare la ricchezza di un autore dalle due anime, l'una alla continua ricerca dell'altra, in una continua tensione poetica. «Durante le loro passeggiate, avvolti dalla luce delle notti estive, i due protagonisti sembrano riconoscere la possibilità di un nuovo inizio e di una vita insieme continua D’Elia.

L'autore racconta delle due anime dell'artista che cercano di convivere raggiungendo un'equilibrio tra la parte creativa e filosofica e quella pratica e organizzativa».

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