Cronache

Da novant’anni dà colore a Genova

Da novant’anni dà colore a Genova

Nel mercato globale che tutto uniforma e confonde, c'è qualcuno che resta se stesso. Fedele a una tradizione familiare che continua da quasi 90 anni, e allo stesso tempo sensibile all'evoluzione del mercato e alle nuove esigenze della clientela. «Innovazione e tradizione» sono i due punti cardine della Tassani, fiore all'occhiello dell'imprenditoria genovese nel settore delle pitture per l'edilizia e per i privati.
A Bolzaneto, nel 1918 due fratelli inaugurarono un'attività in proprio, dopo una lunga esperienza come rappresentanti di vernici. Uno chimico e l'altro «uomo d'affari», Pietro e Giovanni Tassani diedero vita a quella che oggi continua ad essere un'azienda solida e fiorente (nel 2006 ha registrato una incremento di fatturato dell'8%), che resiste alle sfide del tempo e conta 55 dipendenti e oltre 40 agenti diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale. Tra smalti, pitture murali, antiruggini e impregnanti per il legno, a spiccare per notorietà è la Cementite, storico brevetto della Tassani (targata 1928) che data l'incredibile diffusione è diventata sinonimo di «sottofondo opaco per pitture» e, per la cronaca, non contiene nemmeno una traccia di cemento (ma prende il nome dall'estrema durezza e resistenza alle muffe)
La Tassani non ha dimenticato che il «made in Italy» si distingue anche per il tocco estetico: bando alle latte anonime e insignificanti, l'azienda genovese ha sempre proposto un design vivace e accattivante. Le generazioni si sono susseguite, ma l'imprinting degli inizi non è andato perduto e ora è la famiglia Vignolo a tenere le redini dell'impresa: «Mio padre è entrato in azienda nel 1973 e oggi la mia famiglia detiene la proprietà della Tassani - racconta Luigi Vignolo, direttore commerciale e titolare -. Io mi occupo della gestione commerciale, mentre mia sorella Alexandra segue il rapporto con i fornitori e l'acquisto di materie prime».
Un passaggio di testimone, da famiglia a famiglia, che sembra essere una delle carte vincenti di Tassani, insieme al clima di fiducia e collaborazione che la contraddistingue: «Diverse aziende sono nostre clienti da oltre cinquant'anni, così come alcuni dipendenti sono in Tassani da più generazioni. Insomma, ci piace definirci come una grande famiglia» continua Vignolo. Grazie a una struttura snella e trasparente le esigenze dei consumatori vengono trasmesse in breve tempo dagli agenti alla direzione tecnica, affidata a Piero Gagnesi che, camice bianco e piglio da scienziato, coordina il laboratorio come una moderna «bottega d'alchimia» in cui si sperimentano continuamente nuove formulazioni e procedure. «Con uno strumento chiamato spettrofotometro siamo in grado di ricreare, a partire anche da un piccolo pezzo di intonaco, l'esatto colore che il cliente desidera - afferma Gagnesi -. Il macchinario scompone il colore e lo traduce in onde elettromagnetiche, in modo da poterlo “decifrare” e riprodurre». Un laboratorio all'avanguardia, con chimici esperti e tecnici qualificati che sappiano tradurre in realtà le domande del mercato, è un'arma vincente per il colorificio, e il costante dialogo con la clientela è strumento fondamentale di crescita, come conferma Luigi Vignolo: «Gli spunti e i suggerimenti ripetuti diventano per noi un bisogno prioritario da accontentare».
Ecco come è nato il nuovo sistema tintometrico «Il Linguaggio del Colore», che consente di abbinare un colore a uno stato d'animo, in linea con la tendenza a colorare le stanze in base all'atmosfera che vi si vuole creare. Altra «new entry» in casa Tassani è la neonata cartella colori Milletinte, espressamente dedicata alla tinteggiatura d'interni e concepita in modo da offrire ai clienti una panoramica vasta e verosimile dei possibili risultati finali. Se un occhio è sempre rivolto al cliente, l'altro tiene conto dell'ambiente: oltre a rispettare tutte le normative in materia di tutela ambientale, in Tassani i serbatoi contenenti le resine e i solventi sono stati interrati, in modo da garantire un'elevata sicurezza. «Da bravi genovesi abbiamo sfruttato proprio tutto, anche il sottosuolo - scherza Vignolo - e le materie prime, protette in serbatoi sottoterra, arrivano in fabbrica tramite pompe ermetiche». Attenzioni che premiano il lavoro.

la signora del colore spegnerà 90 candeline il prossimo anno.

Commenti