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Novara, violenze a scuola: bambini spogliati in classe E il direttore: "Sconvolto"

E' accaduto ieri mattina alla scuola elementare di Briona: la bidella e le maestre obbligano gli alunni a rimanere nudi per scoprire chi ha sporcato il bagno. Una madre: "Mio figlio non mi aveva raccontato nulla per la vergogna"

Novara, violenze a scuola: 
bambini spogliati in classe  
E il direttore: "Sconvolto"

Novara - Un’altra storia di violenze a scuola, ma stavolta non per colpa dei soliti bulletti. Qui c’entrano i grandi, proprio quelli pagati per educare e sorvegliare i bimbi.

Accade così che un bambino di otto anni, colpito da un attacco di dissenteria, sporchi il gabinetto dei maschi della scuola elementare. E che la bidella, furibonda, convinca le insegnanti della seconda e della terza classe a far spogliare tutti i bambini per scoprire chi «fosse» il colpevole. È accaduto ieri mattina alla scuola elementare di Briona, piccolo comune del Novarese. A denunciare l’episodio è stata proprio la mamma del piccolo.

«Mio figlio c’è rimasto molto male - racconta la donna - è stato umiliato davanti a tutta la classe. A casa non mi ha detto nulla proprio per la vergogna e ho saputo della cosa da un’altra mamma, arrabbiatissima per quello che era successo al suo bambino. Ora vedrò che cosa fare». Anche tutti gli altri scolari denudati in classe dalle maestre sono rimasti scioccati.

«Sono esterrefatto e allibito - ammette il direttore didattico Renato Schettini -. Mi hanno informato della vicenda le stesse maestre che probabilmente solo stamattina (ieri per chi legge, ndr) si sono rese conto della gravità del fatto accaduto. Loro mi hanno spiegato che di fronte all’ira della bidella non erano riuscite a mantenere la calma e a trovare un modo diverso per risolvere il problema».

Il preside non cerca giustificazioni. Anzi: «Mi scuso pubblicamente per quanto è accaduto», dice a testa bassa. «Il mio compito - aggiunge - non è quello di difendere a tutti costi la scuola perché in primo piano vengono i ragazzi. E comunque in questo caso le insegnanti e la bidella sono indifendibili. Sono molto deluso e addolorato anche perché si tratta di insegnanti di esperienza. Ho aperto un procedimento istruttorio per valutare quale tipo di sanzione adottare». Non è questo il primo caso. Qualcosa di simile accadde l’anno scorso in una scuola di Sanremo. Qui un gruppo di alunni fu costretto a rimanere in canottiera e mutande per essere perquisiti. Erano sospettati di aver rubato 70 euro dal portafoglio di una bidella. Si trattava di ragazzini iscritti al quarto anno della scuola elementare di San Martino, l’Istituto Montessori. Finì con una valanga di denunce da parte dei genitori. E con un processo nel quale tre di loro, quattro mesi fa, testimoniarono davanti a un giudice monocratico.

Per tre insegnanti e un dirigente scolastico le accuse erano quelle di violenza privata e perquisizione arbitraria.

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