La novità Le carrozze antiche sono in molte città del mondo

«Vita da vetturino, vita strapazzata» dice un antico proverbio. Stare a cassetta di una carrozzella è un mestiere che si tramanda di padre in figlio. Le origini si perdono nel tempo. Le carrozze tirate da due cavalli a Roma circolavano sicuramente già nel ‘700. Ma le botticelle come le vediamo oggi, a forma di botte, con un cavallo solo, sono meno antiche, sono apparse a Roma a metà dell’ ‘800. Fino al secondo dopoguerra sono state il mezzo di trasporto preferito da forestieri e uomini d’affari. Poi, con il traffico, il declino. Quanto guadagna un vetturino oggi a portare su e giù in carrozzella i turisti? «Non sono domande da fare» replica nervosamente Enrico Pilo, dell’Associazione sindacale Vetturini romani: «Noi accontentiamo tutti. Un giro costa dai 10 euro in su, diciamo... A volte si paga di più, dipende dove si va. A Roma le carrozzelle, del resto, ci sono sempre state. Noi lavoriamo e non diamo fastidio a nessuno. Solo alla sinistra». Ormai siete rimasti in 43 a fare il vetturino. Tutti figli d'arte? «Be, per forza, vetturino non si diventa, ci devi nascere». Comunque si guadagna bene. «Ricchi non siamo di certo, stiamo sui 1.500 euro al mese di guadagno. Poi dobbiamo mantenere due cavalli, pagare le tasse...». Gli animalisti vi accusano di maltrattamenti. Il cavallo soffre d’estate il caldo torrido, d’inverno il gelo, dicono. «Ma quando mai? Per quanto riguarda il caldo, abbiamo dalla nostra un’indagine scientifica. L’ha fatta l’Università di Ancona, che su nostra richiesta ha mandato un esperto a Roma. Abbiamo speso 5mila euro per fare le prove. L’esperto ha concluso che il cavallo non soffre il caldo. Nè da fermo nè dopo la corsa. Su 30 cavalli la prova è risultata per tutti completamente negativa». Per gli animalisti le botticelle devono scomparire, sono anacronistiche ...

«Le carrozzelle, vorrei dire a questi signori, ci sono in tutte le città del mondo. New York, Londra, Madrid. In Italia a Firenze, Pisa, Napoli, Messina. Perfino a Palermo, nonostante lì d’estate faccia molto caldo. Perché solo a Roma hanno scatenato questo pandemonio?».

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