Nucleare, condannato l’Iran «Stop al reattore di Qom»

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) condanna l’Iran per aver costruito in segreto il sito per l’arricchimento dell’uranio, nei pressi della città di Qom, e chiede di congelare immediatamente il progetto. La risoluzione, approvata a stragrande maggioranza (25 voti a 3, con 6 astensioni) è la prima in quattro anni, da parte dell’organismo, in cui siedono i rappresentanti di 35 Paesi; e con l’inusuale appoggio di Russia e Cina, è un chiaro messaggio dell’irritazione internazionale per il comportamento degli ayatollah. Non è chiaro però se il voto, appoggiato dalle sei potenze del cosiddetto 5+1 (il gruppo che conduce i negoziati con Teheran), si tradurrà nell’appoggio di Russia e Cina a eventuali nuove sanzioni a Teheran.
Replica immediata di Teheran: «L’adozione di questa risoluzione», ha detto l’ambasciatore Ali Asghar Soltanieh, «non solo è inefficace per migliorare la situazione ma comprometterà il possibile successo dei negoziati a Ginevra e Vienna, che dovrebbero portare a una comune comprensione». Nel comunicato diffuso subito dopo il voto, il diplomatico iraniano dice che la risoluzione è un passo «frettoloso ed eccessivo». La pazienza degli Stati Uniti e degli altri partner internazionali sul programma nucleare iraniano «è limitata», ha affermato il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs. «Il tempo corre - ha aggiunto il portavoce - e l’Iran rifiuta di ottemperare i suoi obblighi. A questo punto sarà responsabile del suo crescente isolamento e delle conseguenze di questo».

La risoluzione di censura all’Iran ha aggiunto il ministro degli Esteri britannico, David Miliband, è «il segnale più forte possibile» inviato a Teheran. Anche Israele ha salutato con favore la decisione dell’Aiea: «La comunità internazionale è giunta alla conclusione che il programma nucleare iraniano sta diventando una significativa e urgente minaccia alla pace».

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