L'obiettivo è farsi sentire. Come sempre quando si fa musica. Se poi si tratta di musica classica sì, ma «nuova», come quella sperimentale e colta contemporanea, allora alzare i toni non serve. Essere curiosi, invece, è d'obbligo. Da oggi a domenica torna in città il festival «Milano: Cinque Giornate per la nuova musica», che già dal nome esprime il «moto» e la volontà di rivoluzionare, con una sferzata di futuro, i gusti musicali. La manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, esprime la voglia di uscire dai palazzi colti: «Un po' per dare visibilità agli artisti spesso "emarginati" dai grandi circuiti e un po' per avvicinare l'uditorio a sonorità "di nicchia», spiegano i direttori artistici Rossella Spinosa e Alessandro Calcagnile. L'ensemble è assai ben riuscito: luoghi di grande richiamo, come il Blue Note - che ospita stasera e sabato gli Spyro Gyra - e le Scimmie, dove alle 19 tocca al Trio Antares, si accostano alla Cattolica, alla Fondazione Mazzotta, al Conservatorio e Palazzo Reale. Se le porte del «Verdi» stasera alle 19 si schiudono per i versi di Lee Master e Spoon River, rivisitati con pianoforte e violoncello, la sala delle Colonne di Palazzo Reale invece, domenica pomeriggio, ospita una maratona dedicata alla musica classica fra Oriente ed Occidente, a cornice della mostra Samurai. Poi ecco gli ambiti più piccoli: una ventina fra gallerie d'arte, spazi espositivi, Arci e anche ristoranti dove si potrà «incappare» in un concerto o in una performance. Allo studio D'Ars di via Sant'Agnese, occorrerà mettersi in coda domani, quando, dalle 19, avrà luogo il Nikola Tesla experiment, un concerto per voce, azioni, strumenti elettronici e macchinari, cui potranno assistere solo due persone alla volta. Tranquilli: la durata è di soli 7 minuti e gli artisti promettono di avere energie per tutta la serata. Se amate Bach lo riconoscerete, invece, anche nella versione per chitarra elettrica, domani alle 22 all'Arci di via Ripamonti 139. Venerdì invece musica ebraica klezmer con appuntamenti al Sound Metak (piazza Segrino 1) e alla Salsamenteria verdiana (Foro Bonaparte). Ci volevano invece gli emiliani di Nouvelle vexations per collegare in un'unica azione scenica (venerdì al Quintocortile di via Col di lana 8) musiche, fra gli altri, di Frank Zappa ed Astor Piazzolla. Sempre venerdì alle 21 al Centro Asteria c'è una messa: ma sarà «eclectica» assai dato che sono 12 artisti a firmare ognuno una parte della celebrazione. Accanto a questi appuntamenti ecco l'omaggio a Morton Feldman e John Milton Cage, pietre miliari del '900 statunitense. A parlarne Michele Porzio allo studio D'Ars sabato alle 20.15. Molte anche le lezioni aperte con i «prof» del Conservatorio.
Fondamentale quest'anno è anche la collaborazione con alcuni editori-produttori, come Ricordi e Rai Trade, che realizzerà un cd con alcune delle 50 prime esecuzioni previste al festival. www.festival5giornate.it, ingresso libero, tranne al Blue Note e all'Arci.LuGa
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