La «nuova porta» di Milano si apre verso il cielo

AAA Aeroporta cercasi. Milano vuole un nuovo ingresso. E lo vuole dal cielo. Sarà l'attesa di Expo, sarà la voglia di riscatto di Malpensa, hub dimezzato dalla crisi globale e dal tracollo Alitalia, ma proprio Sea, società che gestisce gli aeroporti milanesi, ha bandito in questi giorni un concorso di idee per la realizzazione della «nuova porta» di Milano. Non sarà solo un altro, ennesimo, gate di passaggio a corollario dei lavori di ampliamento dell'(ex) hub: la nuova porta dovrà essere un simbolo d'arte che come colpo d'occhio ricordi a tutti che si è atterrati a Milano, cuore d’Italia. Indubbiamente nel Trecento Azzone Visconti affidò alle migliori «firme» dell'epoca gli interventi sulle mura e sui bastioni cittadini. Perché non provare a fare altrettanto oggi? Nell'inconsueto ruolo di novello Mecenate, Sea vuole fare le cose in grande per accogliere dall'entrata principale i nuovi avventori. Il bando di concorso, appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e presentato ieri alla Triennale di viale Alemagna, una delle culle e dei «motori» dell’arte e della cultura cittadini, intende coinvolgere infatti il mondo dell'architettura e del design non solo italiano ma anche internazionale. L'obiettivo è cambiare il volto dell'aeroporto, nel punto dove oggi sorge il tunnel pedonale in vetro che collega il Malpensa Express ad arrivi e partenze (nella foto piccola). L'area è di quasi duemila metri quadrati e comprende anche i due giardini pensili che per ora sfuggono perfino alla vista dei frettolosi passeggeri e che in futuro, invece, inglobati nella «nuova porta», diverranno spazio espositivo dove, chi avrà più tempo, potrà sostare e già respirare aria d’arte «alla milanese». Alla realizzazione dell'opera sono destinati un milione e 700mila euro netti «che provengono non da fondi Expo, ma da un 2% di precedenti finanziamenti pubblici (Tramite Enac - ministero dei Trasporti) di cui l'aeroporto ha beneficiato», ha puntualizzato Giuseppe Bonomi, presidente Sea. A giudicare i concorrenti sarà una giuria variegata e competente: Giampiero Borghini, commissario Sea ed ex sindaco di Milano, ne sarà il presidente. «Nei momenti di crisi Milano si è sempre risollevata partendo dall'arte», ha detto Borghini ricordando quel 1992-93 quanto il vento di Tangentopoli non ha impedito al Comune di acquisire la collezione Jucker, centrando quindi un oculato investimento. A Sandrina Bandera, sovrintendente a Brera per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici di Lombardia, il compito di valutare la qualità dell'opera: «Malpensa è anche la prima culla di molte opere d'arte che giungono a Milano da tutto il mondo - ha ricordato -. Penso a un'opera da vedere e da fruire, a mezza via fra architettura e scultura. È la prima volta che un concetto di arredo museale viene applicato a un aeroporto». Giudici e «caronti» della porta saranno anche l'architetto Mario Bellini e Gregorio Caccia Dominioni, progettista del Terminal 1 di Malpensa e tuttora impegnato nel suo ampliamento. Il progetto potrà anche scardinare completamente l'attuale assetto della galleria a vetri, che potrebbe essere abbattuta (a spese della Sea) per far posto a un'opera di raccordo globale della zona. A vegliare sull'allure artistica è stato chiamato Arnaldo Pomodoro che confessa, pur senza fare nomi, di aver visto alla Biennale di Venezia qualcosa che potrebbe fare al caso di Malpensa: «Basta che si lasci da parte la pubblicità - spiega il maestro - sempre eccessiva e gridata. Questa nuova creazione deve restare nel cuore di chi arriva. Mi piacerebbe - aggiunge lo scultore - che fosse visibile dall'alto». Pomodoro dice di aver pensato che cosa avrebbe potuto proporre lui stesso e di aver convenuto di sentirsi più utile così, nel ruolo di giudice e a tutti fornisce una dritta assai utile: «Consiglio di ispirarsi al Codice Atlantico e ai disegni di Leonardo perché occorre, come per l'Expo è stato scelto il suo "uomo", un simbolo che immediatamente identifichi Malpensa con Milano, un pizzico di antico e al contempo di modernissimo». Serrate le tappe per partecipare: entro il 20 luglio vanno consegnate le rappresentazioni dell'opera. Alla seconda fase saranno ammessi sette concorrenti che avranno tre mesi per realizzare il progetto, con plastico e rendering.

Quindi, entro fine anno, è già in calendario l'appalto dell'opera. Così Milano e Malpensa avranno la loro porta. E si spera nel frattempo anche i voli... Tutte le informazioni e il bando di concorso sono su www.laportadimilano.it.

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