Nuove frontiere alla consulenza patrimoniale

Obiettivo: essere l'interlocutore preferenziale per le necessità di pianificazione finanziaria

Lasciatasi alle spalle un 2016 da regina del private banking e tra le reti di consulenti finanziari, Banca Generali inizia il nuovo anno a tutto gas. Gli incontri di area con i propri banker in tutt'Italia di questi giorni stanno infatti presentando non solo la panoramica dei mercati, ma anche le novità in rampa di lancio nei nuovi servizi della banca. In primis l'atteso esordio del nuovo contratto di consulenza evoluta che promette di aprire nuove frontiere nel settore per flessibilità e profondità di analisi. I dettagli sono ancora top secret, ma dall'esperienza delle potenzialità della piattaforma creata ad hoc dalla banca triestina emergono una serie di opportunità sia nella sfera finanziaria, con nuovi strumenti per il monitoraggio e la gestione del rischio, sia nell'ambito patrimoniale in segmenti come il real-estate o per gli aspetti di family protection. Per i nuclei familiari sarà dunque possibile porre sotto osservazione dell'advisory evoluta determinate nicchie di investimento e magari monitorare anche i patrimoni gestiti presso banche terze come avviene nei family office.

Il tutto con il vantaggio di una consulenza mirata sulla base dei propri obiettivi. «La nostra mission è chiara: essere gli interlocutori di fiducia del cliente nel tempo prendendoci cura e proteggendo i suoi progetti di vita», dichiara il direttore generale Gian Maria Mossa. Banca Generali in pochi anni è diventata qualcosa di diverso. I 5,68 miliardi di raccolta del 2016 rappresentano un record nell'intero panorama di settore (la banca risulta al primo posto per raccolta e per raccolta gestita dalle analisi Assoreti) e allo stesso modo si distinguono la produttività pro-capite dei consulenti e il livello dei portafogli di ciascun private banker (25,2 milioni), a conferma del notevole livello di esperienze raggruppate. Le masse fino a 3 anni fa, prima dell'arrivo dell'attuale numero uno, erano di circa 27 miliardi e ora superano i 45 miliardi e mezzo. Il focus sulla qualità dei prodotti e ad un posizionamento da prima e vera banca private di Piazza Affari non è passato inosservato neanche agli investitori. L'azione negli ultimi 6 mesi è risalita del 49% confermando il trend positivo che la rendono il miglior titolo tra le banche e nel private a livello globale in base al ritorno totale per gli azionisti nell'ultimo decennio.

L'attenzione all'eccellenza e all'innovazione si evince dalle politiche di prodotto. «Abbiamo spostato il focus dal singolo tema di investimento a contenitori esclusivi capaci di assicurare efficienza operativa, fiscale e gestionale», aggiunge Mossa. Sul fronte delle novità nel corso dell'anno verrà lanciata una nuova Sicav (BG Alternative Sicav), che racchiude differenti strategie alternative in veicoli SIF utilizzabili da investitori professionali.

Si tratta di uno strumento in grado di proteggere dal rischio con tattiche professionali e di offrire spazi di rendimento molto interessanti spiega il direttore generale. Un ulteriore tassello nella strategia della banca per porsi come interlocutore di riferimento preferenziale per tutte i bisogni correlati alla pianificazione finanziaria e alla protezione del patrimonio.

EMo

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