La qualità dell'aria, soprattutto nelle grandi città, è deteriorata. Complici le condizioni atmosferiche, ma anche un'evoluzione del cambiamento climatico e l'aumento di emissioni, l'ecosistema muta e non sempre si sposa con un'esistenza salubre. Soprattutto chi vive nel Nord Italia e, nello specifico, nella vasta area della Pianura Padana, vive il problema sulla propria pelle quasi quotidianamente. Il tema della qualità dell'aria è cruciale per il futuro delle nostre città e in questo contesto è necessario sviluppare soluzioni che possano mitigare il problema e contribuire a migliorare la qualità della vita. In tal senso, alcune ricerche hanno dimostrato l'efficacia delle microalghe per la capacità naturale di assorbire CO2 e rilasciare ossigeno.
Grazie a questa proprietà, questi organismi microscopici agiscono come veri e propri filtri naturali, rilasciando in cambio ossigeno. Ma non assorbono solamente anidride carbonica, perché è stato dimostrato che sono in grado di "catturare" anche gli ossidi di azoto (NOx), gli ossidi di sodio (SOx) e, soprattutto, il particolato fine, che è una delle principali cause dell'inquinamento urbano. L'obiettivo di "meno CO2, più ossigeno" è al centro di una visione lungimirante per migliorare la qualità della vita dell'essere umano ed è per questa ragione che, a livello globale, il settore delle microalghe è in piena espansione, come dimostrano gli investimenti copiosi in questo settore da parte di figure come Bill Gates, da sempre sensibile alle tematiche ambientali e sociali, ma non solo. Anche la Nasa ha sviluppato interesse verso le microalghe, al pari della Commissione europea che sostiene lo sviluppo di tecnologie green.
L'Italia non sta rimanendo indietro come dimostrano alcuni progetti interessati già sviluppati e in continua evoluzione come MicroalgaeX, fondata da Giuliano Regonesi, che si concentra sulla ricerca biotecnologica sulle microalghe e il loro processo di fotosintesi. Da questi studi sono nati sistemi come Liquid Tree e Liquid Forest, pensati per la purificazione dell'aria urbana. Sono già diffusi e hanno colpito l'interesse di personaggi di spicco della società milanese come Paolo Berlusconi, che nel suo studio in centro a Milano espone un esemplare imponente di Liquid Tree. "Per me è una bella soluzione, ma mi piacerebbe che venisse provato nelle scuole, negli ospedali. E perché no, anche in spazi aperti, negli ambienti esterni. Come avere dei piccoli boschi, nelle nostre città, che regalano ossigeno", ha dichiarato Berlusconi, sottolineando anche il valore sociale di soluzioni come queste. L'unione di natura e tecnologia potrebbe rappresentare una soluzione scalabile per città sempre più attente alla qualità della vita dei cittadini.