Nuovo codice, arresti e denunce al volante

LODI La prima multa «maggiorata» a una donna: pizzicata ubriaca a mezzanotte e mezzo

Nuovo codice, arresti e denunce al volante

L’Italia che cambia non è che piaccia proprio a tutti. A sole 24 ore dalla sua entrata in vigore, il pacchetto sicurezza voluto dal ministro Maroni, con annesse modifiche al codice della strada e relativo inasprimento delle sanzioni, ha già fatto qualche scontento. Perché l’Italia c’è chi la preferiva così com’era, permissiva, tollerante, alla mano. Come ad esempio quell’automobilista (già pregiudicato) che alle tre della scorsa notte voleva fare polpette dei carabinieri che lo avevano fermato per guida in stato di ebbrezza, in via del Porto fluviale, a due passi da Testaccio, uno dei quartieri caldi della movida romana. Dopo che gli hanno chiesto di scendere dalla sua Hyundai per sottoporlo al test dell’etilometro, e dopo essere risultato positivo, con un tasso superiore all’uno (il limite massimo consentito è di 0,5 grammi di alcol per ogni litro di sangue), non ci ha visto più. Per reati di questo tipo il periodo di sospensione della patente è stato raddoppiato. E a lui di stare un anno senza guidare in questa Italia linda e pinta non gli andava. Così si è scagliato contro gli agenti del Nucleo radiomobile. Ha avuto, ovviamente, la peggio.
L’azione contro l’energumeno è certamente la punta di diamante dell’operato delle forze dell’ordine capitoline, che però per il resto non sono certo andate per il sottile: altre dodici patenti ritirate, cinque veicoli sequestrati, 27 salate contravvenzioni e cinque denunciati compongono il bilancio finale della prima notte di linea dura contro gli indisciplinati al volante. Un nuovo corso che abbraccia tutto il Paese, da Nord a Sud.
Mentre infatti a Roma veniva trasportato in centrale lo scalmanato ubriaco, circa 400 chilometri più a Nord un altro pirata della strada viveva più o meno la stessa sorte: un quarantenne di Bergamo veniva multato dalla polizia locale per essere stato pizzicato al volante con un tasso alcolico di 3,70 milligrammi per litro, pari ad oltre sette volte il limite di 0,5 consentito dalla legge. Sequestro, multa, punti in meno sulla patente e denuncia. Tutto in una notte. La stessa notte in cui i carabinieri di Codogno (Lodi) hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza O. S., piacentina di 25 anni. La donna, alla guida di una Mercedes classe A, intorno all’una del mattino ha avuto la pessima idea di sfrecciare a forte velocità davanti a una pattuglia di carabinieri. Inseguita e fermata, alla donna è stato riscontrato un tasso alcolemico di 1,86 grammi per litro.


Spostandoci un po’ più ad est, stesso copione: anche a Verona i poliziotti sono scesi in strada con l’obiettivo di far capire subito, e chiaramente, che l’aria in Italia è cambiata: in un controllo specifico con telelaser in una via della città, all’uscita della tangenziale, le pattuglie della Polizia municipale hanno fermato una quarantina di veicoli ed accertato sette violazioni al codice della strada, tre delle quali riguardanti la velocità. Ai conducenti, che viaggiavano a circa 30 chilometri oltre il limite, è stata applicata la nuova sanzione di 206,67 euro, al posto della precedente di 155.

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