«Sono quattro anni che protestiamo e denunciamo una situazione di estremo disagio. Abbiamo chiesto all'amministrazione comunale di intervenire per riparare almeno in parte i danni causati. E invece tutto è rimasto esattamente come prima. Nessuno, insomma che si fa carico del problema. E noi continuiamo a vivere imbottigliati nel traffico». A parlare sono ancora una volta i residenti e i commercianti di Pontedecimo che non smettono di alzare i toni della protesta, dando sfogo alla loro rabbia. L'oggetto del contendere è stato - ed è tutt'ora -, i lavori effettuati dal Comune per la costruzione del nuovo parcheggio che ha creato problemi di circolazione nel nodo stradale dove confluiscono la statale dei Giovi e la provinciale di Campomorone. «I problemi sono tre - tuona irritato Marcello Mazzitelli, titolare del negozio di polleria in via Gallino -. Innanzitutto il restringimento della carreggiata dovuta alla presenza della rampa pedonale; secondo, la stazione di pompaggio del gas metano dell'Amga che ostacola la svolta dei veicoli; terzo, la presenza di un pilastro del nuovo parcheggio vicino alla stazione di pompaggio che riduce ulteriormente la viabilità e la curvatura della strada». E non solo. Perché a Pontedecimo è ancora sotto accusa il semaforo tra via Gallino e via Campomorone. La lanterna semaforica - che regola il traffico in tre diversi tempi per consentire il passaggio alternato ai veicoli che viaggiano nelle tre diverse direzioni (provenienti da Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Cesino, Pontedecimo, Serra Riccò e Valle Scrivia in caso di chiusura dell'autostrada) - è diventato infatti il peggior nemico degli abitanti della zona, che lamentano quotidianamente code e ingorghi.
«Sono quasi tre anni che è stato posizionato il semaforo. Doveva essere provvisorio, insomma doveva tamponare momentaneamente una situazione di emergenza - legata alla ristrutturazione della piazza e alla costruzione del nuovo parcheggio - e invece, è diventato definitivo» aggiunge Elio Pisano, residente a Pontedecimo. E a nulla sono servite le proteste sollevate dal comitato spontaneo dei cittadini durante le assemblee pubbliche. La polemica è arrivata anche a palazzo Tursi. Il consigliere comunale di Forza Italia Guido Grillo ha presentato a ottobre un'interrogazione urgente per far chiarezza sulla situazione di Pontedecimo: «Mi è stato risposto che entro venti giorni al massimo avrebbero riferito sulla questione. Ma a distanza di un mese non mi risulta che questo sia accaduto».
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