da Milano
Nuovo record del debito pubblico italiano. In novembre, sulla base dei dati contenuti nel Bollettino statistico della Banca dItalia, il «rosso» ha raggiunto i 1.607,7 miliardi di euro, superando il primato negativo di ottobre (1.605,4 miliardi). Rispetto a novembre dellanno scorso, inoltre, lo stock di debito accumulato è cresciuto di oltre 60 miliardi, segno che gli sforzi di contenimento non hanno dato risultato. Il peggioramento si è tra laltro verificato in presenza di un aumento delle entrate tributarie, salite nellintero 2006 a 391,549 miliardi (più 9,8% sul 2005).
LItalia, quindi, non solo continua a sfondare largamente il tetto del 60% nel rapporto tra debito e Prodotto interno lordo come previsto dal Trattato di Maastricht, ma non riesce neppure a centrare lobiettivo di ricondurre il passivo al di sotto del 100%. Un obiettivo che fino a poco più di due anni fa sembrava a portata di mano. Dopo i 10 anni consecutivi (dal 1995 al 2004) in cui il peso del debito pubblico si era fortemente alleggerito rispetto al Pil (dal 124,3% del 1995 si era passati al 103,8% del 2004), la curva ha infatti ripreso a salire nel 2005 (106,4%), complice il rallentamento economico. Ora, con la politica di aumento dei tassi perseguita dalla Bce e il progressivo aumento dei rendimenti dei Bot (quelli a un anno sono arrivati al 4%), la situazione rischia di peggiorare.
Per gli italiani, il peso del debito diventa quindi sempre più duro da sopportare. Secondo i calcoli dellassociazione dei consumatori Adusbef, lammontare del debito corrisponde a un fardello di 27.700 euro per ciascun italiano, neonati compresi.
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