Londra - Un nuovo scandalo sui fondi occulti si è abbattuto sul Labour e sul governo di Gordon Brown: il ministro del Lavoro e delle Pensioni, Peter Hain, si è scusato per non aver dichiarato le decine di migliaia di sterline ricevute quando si candidò come vice di Brown. Lo rivela il Guardian on line. Ieri la commissione elettorale ha ricevuto la lista completa dei donatori di Hain. La confessione del ministro alla commissione, avvenuta il 3 dicembre sotto la pressione dei compagni di partito, è particolarmente imbarazzante per il governo perché arriva sei mesi dopo l’ultimo termine utile per dichiarare le donazioni. Ora il ministro rischia una multa molto salata. Hain non ha ancora dichiarato con precisione a quanto ammontano in totale i fondi ricevuti. Per la campagna elettorale dichiarò di aver speso 82mila sterline, ma a quanto pare i fondi raccolti furono più di 100mila. Secondo un calcolo del Guardian, solo 98.300 sterline vengono dal mondo della City e degli Affari. In novembre Gordon Brown aveva dovuto rispondere sulle migliaia di sterline arrivate in modo illegale al Labour da un uomo d’affari, il costruttore David Abrahams, attraverso una serie di prestanomi.
Dal canto suo, Brown cerca di riguadagnare la fiducia degli inglesi affidandosi a un manager della City. Lo stratega del premier britannico si chiama Stephen Carter, 43 anni, ex amministratore delegato della Brunswick communication group ed ex capo dell’Ofcom, l’autorità che si occupa della regolamentazione dei media.
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