Nutella, piccolo viaggio nella più dolce delle droghe

Nanni Moretti l’ha consacrata ad «antidepressivo» nel film Bianca. Renato Zero la considera la migliore delle «droghe». Monica Bellucci confessa che, spalmata sul pane, è una delle cose che le fanno più gola. Riccardo Cassini le ha dedicato una rivisitazione «dolce», in latino maccheronico, del De Bello Gallico. Tra i suoi fan viene annoverato anche il sindaco Walter Veltroni, che ne teneva sempre un barattolo sulla sua scrivania di giornalista. Molti chef giurano che prenderne un cucchiaino prima di andare a dormire, concili il sonno. È Nutella, celebre crema Ferrero a base di cacao e nocciole, che dal 1964 accompagna la storia del nostro paese. E non solo. Nel 2005 la Francia ha festeggiato i quarant’anni di «Nutellà» rivendicandone i natali. A quello che, negli anni, è diventato uno dei simboli più apprezzati del nostro paese, Clara Vada Padovani ha dedicato il volume «Passione Nutella», edito da Giunti nell’ottobre 2006 e, in pochi mesi, giunto alla seconda edizione. Non sorprende, quindi, che la presentazione romana, avvenuta giovedì sera da Roscioli, in via dei Giubbonari, sia stata letteralmente «da leccarsi i baffi». Accanto a personalità autorevoli del mondo della cucina, come lo chef Gianfranco Vissani, molti golosi di tutte le età, uomini e donne sono passati per ascoltare i racconti dell’autrice e gustare la pizza bianca farcita con la celebre crema. «Ad Alba, città dove sono nata, si nasce respirando Nutella - spiega l’autrice - l’aria è impregnata dagli odori degli stabilimenti Ferrero, una sorta di inquinamento dolce. Con mio marito Gigi abbiamo lavorato a libri sulla Nutella per una casa editrice francese. Quando mi è stato chiesto di fare qualcosa di analogo in Italia, ho deciso di proporre la rivisitazione di una quarantina di dolci classici e di chiedere a chef, pasticcieri e mastri gelatai di inventare nuovi modi di gustare la Nutella. Così è nato questo volume». «Passione Nutella» si apre con un breve e ironico dizionario di curiosità, ovviamente legate al prodotto, tra le quali dichiarazioni di vip. Seguono i due ricettari corredati di fotografie. Si va dagli agnolotti - la crema va fatta raffreddare in frigo, poi si usa per farcire la sfoglia sottile, da cuocere per non più di venti secondi - al risotto di zucca e Nutella, dalla focaccia che abbina il prodotto ai ricci di mare al medaglione di cervo con foie gras e, ovviamente, crema Ferrero. A Roma il primato dei gelati con la partecipazione al volume di Mauro Petrini e la consolazione di sapere che, presto, a Borgo Pio nella pasticceria di Salvatore De Riso si potrà acquistare una «nutella» fatta in casa, con una più alta percentuale di nocciole piemontesi - circa il cinquanta per cento - cacao e olio extravergine d’oliva.

I primi «test», effettuati durante la presentazione del libro, hanno promosso la crema a pieni voti. Ancora qualche prova e il prodotto sarà sul mercato per la gioia di tutti i golosi e di chi ama i prodotti artigianali.

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