Il presidente americano Barack Obama ha esposto sabato la sua strategia di sicurezza nazionale basata sull'impegno diplomatico e le alleanze internazionali, in un discorso davanti ai cadetti dell'accademia militare di West Point.
La scelta del luogo segna anche simbolicamente la svolta rispetto all'unilateralismo e alla teoria della guerra preventiva che il suo predecessore George Bush aveva annunciato sempre a West Point nel 2002.
«Il peso di questo secolo non può ricadere solo sulle spalle americane», ha detto Obama, ricordando come nella Seconda guerra mondiale gli Stati Uniti «evitarono di agire da soli».
Malgrado i difetti del sistema internazionale, ha sottolineato, «l'America non ha conseguito successi al di fuori della corrente della cooperazione internazionale, ma dirigendo questa corrente nella direzione della libertà e la giustizia».
Per questo gli Stati Uniti continueranno «a rafforzare le vecchie alleanze» e «a costruire nuove partnership». «L'ordine internazionale che vogliamo è quello che servirà a risolvere le sfide del nostro tempo», ha proseguito il presidente, citando la minaccia terroristica, la proliferazione nucleare, la fame nel mondo, i cambiamenti climatici e la prevenzione dei conflitti. Quanto alla minaccia di Al Qaeda, Obama avverte che «non scomparirà presto».
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