Washington - Il presidente Barack Obama si è assunto la piena responsabilità per i fallimenti del sistema di sicurezza emersi nella mancata strage di Natale e ha ordinato una profonda revisione dei meccanismi che non hanno funzionato. "L'intelligence Usa aveva tutte le informazioni necessarie per prevenire l'attentato - ha detto Obama dopo avere ricevuto un primo rapporto sul tentato attacco terroristico - ma è mancato il coordinamento dell'intelligence: non siamo stati in gradi di comprendere e utilizzare i dati in nostro possesso".
Il presidente Usa ha detto di non essere interessato in questo momento ad assegnare colpe: "E' stato un fallimento dell'intero sistema - ha detto - la cosa più importante è adesso correggere immediatamente le disfunzioni per rendere tutti più sicuri. La responsabilità finale è solo mia. Come presidente ho la solenne responsabilità di proteggere la nostra nazione e il nostro popolo e quando il sistema fallisce la responsabilità è tutta mia". Il presidente Obama, che ha stanziato un miliardo di dollari per migliorare la sicurezza, ha sottolineato che l'America è in guerra: "siamo in guerra con Al Qaida", ha detto rispolverando una espressione raramente usata in passato.
Il presidente ha invitato però nello stesso tempo gli americani ad andare avanti con la loro vita evitando di "cadere in una mentalità da paese assediato". "E' proprio quello che vogliono i terroristi", ha aggiunto. Il rapporto ricevuto da Obama, reso pubblico in versione non classificata, ha raggiunto la conclusione che "il governo Usa aveva sufficienti informazioni per prevenire l'attacco del 25 dicembre da parte di Al Qaida, per identificare Umar Farouk Abdulmutallab cone membro di Al Qaida e per impedirgli di salire a bordo dell'aereo diretto negli Usa". Il rapporto afferma anche che il sistema di compilazione delle liste di sospetti terroristi e di 'non volo' "non è un fallimento ma deve essere migliorato e rafforzato" come dimostra la "omissione dell'inserimento di Abdulmutallab nella lista di non volo". Il documento afferma anche che non è necessaria comunque "una riorganizzazione della comunità di intelligence e di contro-terrorismo".
Le informazioni utili sono state raccolte ma non sono state utilizzate in modo corretto. Il presidente Obama ha elencato una serie di misure. Ha chiesto al Dipartimento di Stato una revisione del sistema di concessione e revoca dei visti. Ha chiesto al Dipartimento per la sicurezza nazionale di migliorare la tecnologia usata ai punti di controllo (salvaguardando la privacy). Il presidente ha ordinato inoltre una revisione dei metodi per la compilazione delle liste dei sospetti terroristi. Ed una rafforzamento della cooperazione con i paesi alleati per rendere più stringenti e omogenei i controlli. Obama ha inoltre chiesto al ministro per la sicurezza interna Janet Napolitano di recarsi la prossima settimana in Europa per discutere queste misure con i paesi alleati. L'intelligence Usa dovrà poi stabilire un sistema per indagare in modo sistematico sulle informazioni di grave minacce terroristiche disponibili: "L'intelligence dovra; assegnare specifiche responsabilità per indagare su tutte le possibili minacce intercettate. Chi sbaglierà sarà chiamato a pagare". Funzionari Usa avevano rivelato in precedenza che i legami pericolosi dello studente nigeriano Umar Farouk Abdulmutallab, imbarcatosi su un aereo Usa diretto da Amsterdam a Detroit con una carica esplosiva nascosta nelle mutande, erano stati scoperti mentre l'aereo era ancora in volo verso il Michigan e gli addetti alla sicurezza avevano deciso di interrogare il passeggero sospetto non appena giunto a Detroit. Ma il nigeriano aveva tentato di innescare l'esplosivo poco prima dell'atterraggio mettendo a nudo un complotto che poteva concludersi con la morte delle quasi 300 persone a bordo del volo Delta.
Nel mirino delle revisioni è anche il modo in cui sono compilate le liste di sospetti terroristi consegnate dagli Usa alle compagnie aeree. Nel caso dello studente nigeriano il suo nome era finito in una lista di sospetti (che contiene quasi mezzo milione di nomi) dopo che il padre aveva manifestato alla ambasciata Usa in Nigeria la sua preoccupazione per i contatti del figlio con gruppi estremisti nello Yemen. Il nigeriano non era però stato inserito nella lista di 'non volo' con i nomi delle persone giudicate dagli Usa troppo pericolose per essere imbarcati sui voli destinati a raggiungere gli Stati Uniti. Nel frattempo funzionari yemeniti hanno rivelato che lo studente era stato reclutato da Al Qaida mentre si trovava a Londra. Successivamente aveva incontrato nello Yemen un religioso musulmano, Anwar al-Awlaki, lo stesso che era stato in contatto con l'autore della strage nella base militare di Fort Hood, in Texas, costata la vita a tredici persone.
Un giornale del New Jersey ha rivelato oggi che l'allarme scattato domenica all'aeroporto di Newark, dopo che una videocamera aveva mostrato un uomo entrare in un'area proibita varcando una porta non
custodita, è stato causato da un passeggero che desiderava dare un bacio di addio in più alla donna che aveva accompagnato all'aeroporto. L'allarme aveva provocato la chiusura per sei ore dell'importante nodo aereo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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