Occasioni C’è il Fondo di garanzia nazionale, ecco come funziona e tutti i segreti per utilizzarlo al meglio

Tra gli interventi di sostegno previsti, il più richiesto è il ricorso alla garanzia pubblica nell’accesso al credito bancario, attraverso il Fondo di garanzia nazionale previsto dalla legge 662 del 1996, che ha recentemente incluso gli artigiani nella platea dei beneficiari e innalzato a 1,5 milioni di euro il tetto massimo di garanzia. Di conseguenza, le richieste nel 2009 sono aumentate sensibilmente (13.470 al 10 settembre) e si prevede un record di operazioni garantite a fine anno: il comitato di gestione presso Unicredit Mediocredito Centrale, infatti, approva circa 600 operazioni per ogni riunione.
Come funziona
Il Fondo concede una garanzia pubblica fino all’80% a fronte di finanziamenti concessi dalle banche alle pmi, anche per investimenti all’estero. L’impresa può rivolgersi direttamente alla banca oppure a un Confidi. Successivamente la banca istruisce il finanziamento e presenta la richiesta di garanzia a Unicredit Mediocredito Centrale, che gestisce il fondo e, conclusa l’istruttoria, comunica alla banca e all’azienda la delibera negativa o positiva, e in quest’ultimo caso l’importo del finanziamento garantito.
Come fare domanda
Nella richiesta, che può essere presentata via fax o telematicamente (www.fondidigaranzia.it), devono essere indicati i principali dati degli ultimi due bilanci approvati e la situazione contabile aggiornata.

La valutazione avviene attraverso il calcolo di quattro indici - la copertura finanziaria delle immobilizzazioni, l’indipendenza finanziaria, l’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato e la percentuale di liquidità generata dalla gestione sul totale attivo - e si conclude inserendo l’azienda in una delle 3 fasce. La prima determina la delibera positiva, la seconda prevede la richiesta di una serie di integrazioni e la terza determina la delibera negativa.

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