Occhi e lettura La scienza svela i loro segreti

Quando leggiamo gli occhi si dividono il lavoro: scattano «fotografie» di lettere diverse che, poi, uniscono a formare un’intera parola. Il segreto della lettura è stato scoperto da alcuni scienziati inglesi: il 50 per cento delle volte gli occhi non leggono contemporaneamente le stesse lettere di una parola, ma ciascuno si occupa delle sue lettere, poi le due immagini «scattate» da ciascun occhio vengono fuse in un’unica «foto» inviata al cervello. La scoperta è di Simon Liversedge dell’università di Southampton ed è stata realizzata grazie all’uso di un sofisticato strumento per studiare i movimenti oculari. Carpire i meccanismi della lettura - ha spiegato Liversedge - è vitale per sviluppare nuovi e più efficaci metodi di insegnamento della lettura ai bimbi e per aiutare i dislessici. Mentre leggiamo i nostri occhi non scorrono in modo lineare sul testo, ma fanno dei movimenti repentini, tornano indietro su passaggi già letti, fissandosi a tratti sulle parole. Finora si pensava che in questi momenti gli occhi puntassero entrambi nella stessa direzione. Il team di Liversedge ha scoperto che non è così, che la lettura nasce da un gioco molto più complesso che impegna i nostri occhi. Analizzando la lettura di un gruppo di volontari a un metro di distanza dal testo si è visto che ciascun occhio si concentra su una lettera di una parola, con i due occhi che puntano di solito a lettere distanti 2-3 caratteri l’una dall’altra.

Lo sguardo si può anche incrociare sulle lettere. Complessivamente succede che il 53% delle volte gli occhi guardano la stessa lettera; al 39% guardano lettere differenti senza incrociarsi, l’8% delle volte fissano lettere differenti incrociando lo sguardo.

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