Emanuela Fontana
da Roma
Giuseppe Zanga alle 18.17 scriveva: «GRAZIE. Una volta tanto un politico onesto ed intelligente in un mare di gente dedita a salvaguardare il proprio seggio. Salverà comunque la sua poltrona ma salverà anche noi».
Alle 18.22 avevano aderito in tre. Alle 18.20 altri due, a distanza di pochi secondi. LItalia è piena di «neocon», verrebbe da pensare, per usare una parola con cui viene etichettato il movimento liberal-conservatore che si richiama al presidente del Senato, Marcello Pera, e che da due giorni ha un logo ufficiale con un manifesto, «Per lOccidente, forza di civiltà», con un sito, www.perloccidente.it. A 24 ore dalla presentazione delliniziativa, il sito è invaso da adesioni. E non sono affatto tutte politiche, anzi, un ragazzo di 23 anni, un parroco che ha inserito anche il collegamento al link della sua parrocchia. Supporter certamente, ma molti senza tessere. Erano mille alle 21 di ieri e dunque verrebbe da aggiungere che lItalia è piena di gente che ascolta il pensiero di Papa Benedetto XVI e vuole un recupero delle radici cristiane contro relativismo e estremismi, come Pera ha scritto nel suo manifesto (criticato da sinistra) e Ratzinger indicava nei giorni in cui moriva Papa Wojtyla per ridare una bussola al mondo. Per lOccidente, ma non per le vignette. Per le tradizioni cristiane e storiche, ma con unapertura allIslam moderato. Limpostazione di quello che non è un movimento politico, come ha precisato lo stesso Pera mettendo le mani avanti, ma un progetto, sta velocemente attirando quei moderati che non stanno con lex ministro Roberto Calderoli, ma neanche con la giustificazione di ogni resistenza. Sarà uniniziativa azzeccata anche per i tempi elettorali e di politica internazionale, scrive insomma Zanga, ma molto centrata per raccogliere una «base» politico-scettica e annoiata.
Alla «terza via» di Pera sul sito stanno aderendo a ritmi di uno ogni due minuti intellettuali, politici, di cui molti tra laltro di An, come lassessore lombardo Massimo Corsaro, consiglieri comunali di varie cittadine, don Alberto Franzini con la sua parrocchia di Santo Stefano a Casalmaggiore, ma anche semplici cittadini. Pera ieri è intervenuto a sua volta sul sito per commentare questo successo: «Sento il bisogno di ringraziarvi tutti. Scorro i vostri nomi, leggo i vostri messaggi, visito i vostri siti web, i vostri blog e mi rendo conto che cè uno straordinario patrimonio di energia e passione, di cui ancora non si sospettava lesistenza...». Il presidente del Senato scrive di essere stato stupito soprattutto dalla trasversalità delle adesioni: «Mi conforta vedere che questo appello supera gli steccati di partito, attraversa le generazioni e le divisioni sociali».
Ci sono toni più confidenziali, probabilmente di amici: «Grazie Marcello». E interventi orgogliosi: «Finalmente qualcuno ha aperto gli occhi», scrive Massimo Di Grazia.
Molte lettere sono arrivate ieri anche al Giornale dai lettori. Ha scritto Marina Sabbatani, una lettrice: «Egregio direttore, siamo entusiasti del manifesto presentato dal senatore Pera e tramite il nostro giornale facciamo un appello ai cittadini comuni di sottoscriverlo perché dobbiamo sentirci orgogliosi di appartenere alla cultura occidentale».
Non cè spazio per interventi contro immigrati. Non è questa la sede. Solo pensieri su Europa e radici cristiane. Lintolleranza è impossibile da trovare nei messaggi che tempestano il sito. Stefano Marchetti ha semplicemente inserito una frase di Giovanni Paolo II: «Io, Giovanni Paolo, figlio della Nazione polacca, che si è sempre considerata europea... da Santiago, grido con amore a te, antica Europa: Ritrova te stessa. Sii te stessa. Riscopri le tue origini. Ravviva le tue radici». Serena e Roby dedicano un pensiero a Papa Benedetto XVI, del quale, già dopo lelezione, si disse che nel nome scelto proponeva un ideale di unità europea: «Per Papa Benedetto, la dolcezza unita alla fermezza». Antonio Formichetti esprime un concetto lapalissiano: «Una cosa intelligente, ma non dobbiamo cedere ai ricatti musulmani. Buoni sì ma non fessi».
Lappoggio politico non è stato solo di Forza Italia.
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