«Occidente express»: un treno per la civiltà

Manifestazione a Bologna con il presidente del Senato

da Roma

L’«Occidente Express» parte da Roma il 2 aprile con destinazione Bologna, dove alle 11,30 è organizzato a palazzo dei Congressi l’appuntamento con Marcello Pera per una grande manifestazione.
Il treno speciale organizzato dal presidente del Senato è l’ultima trovata per rilanciare la sfida politica e culturale dei firmatari dell'Appello per l'Occidente (oltre settemila persone, hanno aderito dall'Italia e dall'estero).
«Dobbiamo far capire a tutti - ha detto il numero uno di palazzo Madama - , anche a quanti ci insultano e ci criticano, che il nostro impegno in difesa dell'Occidente è una sfida prioritaria che intende salvaguardare il futuro di una civiltà e dei suoi valori di libertà senza arroganza e senza alcuna chisura preconcetta». Attaccato dall'esterno dal fondamentalismo e dal terrorismo islamico, minato all'interno da una crisi morale e spirituale, l’Occidente è in crisi, afferma Pera, ed è necessaria una mobilitazione popolare in difesa dei suoi valori. Di qui, l’idea del treno e dell’appuntamento bolognese. L’iniziativa sarà presentata ufficialmente a Roma in settimana, ma intanto sui siti internet (www.perloccidente.it e www.marcellopera.it) appare l’appello ai simpatizzanti del centrodestra e in particolare di Forza Italia a partecipare all’incontro. Si spiega anche che per prenotare il posto (versando 15 euro per andata e ritorno) si può inviare un bonifico o un vaglia postale.
Ieri, a Bari, il presidente del Senato ha illustrato in una conferenza stampa il suo appello «Per l'Occidente forza di civiltà», su invito del sottosegretario Alfredo Mantovano, annunciando la manifestazione di Bologna. Si tratta della conclusione di un lavoro svolto negli ultimi anni da un gruppo di parlamentari, di intellettuali e di esponenti di associazioni operanti in Italia, con convegni e approfondimenti che hanno avuto echi anche internazionali.

È stato definito la reale novità della campagna elettorale in Italia dall'International Herald Tribune, con un lungo articolo richiamato in prima pagina, e dal New York Times, per i quali l'iniziativa ha «posto l'accento, forse per la prima volta in una campagna elettorale nazionale, sul fatto che la difesa dell'identità dell'Europa è una questione esistenziale che non può essere lasciata al dileggio dei nichilisti o nelle mani dei fascisti».

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