Abusivi nelle case popolari, come risolvere il problema? «Regolarizzare alcune categorie di occupanti». Proposta del gruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, maturata durante la seduta di ieri della sottocommissione Occupazioni abusive. «Di fronte alla situazione in città - ha detto l’azzurro Guido Manca - serve il coraggio politico di una sanatoria, a patto che non si tratti di una sanatoria indiscriminata». Dello stesso avviso il presidente della sottocommissione, il forzista Armando Vagliati: «Ora che abbiamo raccolto tutti i dati necessari, ascoltando i gestori degli alloggi pubblici, possiamo preparare una delibera d’indirizzo che indichi a Comune e Regione la strada giusta da percorrere. Bisogna definire, infatti, le categorie di inquilini che per reddito e per altre condizioni dovrebbero essere regolarizzate».
Tutto ancora da chiarire, dunque, ma già si scatena il dibattito politico. Tuona Matteo Salvini (capogruppo della Lega Nord in Comune): È una roba da matti. Premia i furbi e punisce 15mila persone oneste in attesa di una casa. Siamo pronti alle barricate». Contrario anche il vicesindaco Riccardo De Corato: «Stiamo attenti, la sanatoria non cura la malattia. Rischia semmai di aggravare il male perché giustificando la posizione degli abusivi, potrebbe innescare una reazione a catena, incentivando nuove occupazioni. Le occupazioni sono una priorità del tavolo con la Prefettura». E pure Carmela Rozza (Pd) avverte: «Ci metteremo di traverso, il reddito o il numero di figli non sono criteri adeguati». I numeri del fenomeno, del resto, parlano chiaro: nel 2007 Aler ha effettuato 162 sgomberi e sventato 650 intrusioni tra sgomberi e interventi in flagranza, su un patrimonio di 41mila appartamenti. Rivela il direttore di Aler Domenico Ippolito: «Rispetto al dicembre 2006, quando gli alloggi occupati risultavano essere 2.
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