Oftalmico nell’occhio del ciclone

Ai dirigenti del sindacato dei medici dirigenti non dev’essere piaciuto il nostro servizio del 29 settembre sull’ospedale Oftalmico in piazzale degli Eroi. Daniele Petraroli aveva seguito l’assemblea indetta da tutte le sigle sindacali per protestare contro i ritardi nei lavori di ristrutturazione dell’ospedale e contro il blocco di quattro concorsi pubblici. Il segretario regionale dell’Anaao-Assomed Donato Antonellis ci ha infatti scritto per far sapere che vuole esprimere «piena solidarietà al direttore generale dell’Asl Rm/E Pietro Grasso, ritenendolo vittima di un ingiustificato, scorretto e strumentale attacco giornalistico». Ma l’Anaao non si ferma qui e «respinge ogni tentativo strumentale di coinvolgimento in una vicenda giornalistica non condivisibile e ritiene che la vertenza debba essere ricondotta nel corretto confronto e dialettica sindacale». Tradotta dal sindacalese, la lettera significa più o meno che i quotidiani non devono immischiarsi in certe faccende. Ma cosa diceva l’articolo in questione? Raccontava solo che da quasi tre mesi l’attività chirurgica è ridotta del 70 per cento, la chirurgia refrattiva (quella per i miopi) è addirittura sospesa e tutte le altre attività drasticamente ridotte. E che un’intera ala dell’ospedale è chiusa per lavori, ma non si vede l’ombra di un operaio né di un attrezzo. L’Oftalmico ha un bacino d’utenza di centinaia di migliaia di persone, molte delle quali sono costrette a sobbarcarsi lunghissime attese o costosi spostamenti.

Ma cosa volete che interessi, tutto ciò, al sindacato dei medici-dirigenti? Per loro non si tratta di un disservizio, ma di una «vicenda giornalistica» che ha l’unico scopo di coinvolgere l’incolpevole Direttore generale...

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