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Oggi giornata della rabbia Tensioni a Gerusalemme: "Fermare nuove colonie"

Il "Movimento islamico in Israele" ha organizzato convogli per portare gruppi di fedeli islamici nella Spianata delle moschee. Ma gli autobus per Gerusalemme sono stati fermati in Galilea

Oggi giornata della rabbia 
Tensioni a Gerusalemme: 
"Fermare nuove colonie"

Gerusalemme - Per il quinto giorno consecutivo è stato vietato l’accesso ai fedeli musulmani al Monte del Tempio. La situazione, infatti, è incandescente: a Gerusalemme est si sono già registrati violenti scontri tra centinaia di giovani palestinesi e le forze dell’ordine israeliane in numerosi quartieri di Gerusalemme est. A incendiare gli animi c'è la decisione del governo, annunciata dal premier Netanyahu, di andare avanti con gli insediamenti di coloni a Gerusalemme est: 1600 nuove case in tutto. E un segnale poco rassicurante per la pace. Nel campo profughi di Shuafat la polizia ha sparato proiettili di gomma reagendo ai giovani palestinesi che lanciavano pietre. Intanto è massima allerta per la "Giornata della collera" proclamata da Hamas come risposta all’inaugurazione della sinagoga Hurva nella Città vecchia. Tremila rinforzi - tra poliziotti e soldati -i sono stati dispiegati a Gerusalemme e nei posti di frontiera con la Cisgiordania.

Giornata della collera Un dirigente del Movimento islamico in Israele, lo sceicco Kamal Khatib, ha affermato che la "Giornata della collera" è stata decretata in seguito all'inaugurazione, ieri nel rione ebraico della Città Vecchia di Gerusalemme, di una maestosa sinagoga che topograficamente sovrasta la Spianata delle Moschee. Esiste il timore, ha aggiunto lo sceicco Khatib, che questo evento preluda ad un tentativo ebraico di creare una presenza permanente nella Spianata delle Moschee. Di conseguenza il Movimento islamico in Israele ha organizzato convogli per portare gruppi fedeli islamici nella Spianata delle Moschee. Ma a quanto pare alcuni autobus diretti a Gerusalemme sono stati fermati in Galilea dalla polizia israeliana e costretti a tornare indietro.

Il rabbino capo Ieri, nel tentativo di placare i timori islamici, il rabbino capo israeliano Yona Metzger ha negato che esista alcun progetto concreto di edificare una sinagoga nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme. Ma le sue parole, a quanto pare, non hanno avuto eco nella popolazione palestinese che è preoccupata anche da altre iniziative israeliane. Fra queste l'inclusione di due luoghi di preghiera - la tomba dei patriarchi di Hebron e la tomba di Rachele di Betlemme - nei siti del patrimonio culturale e religioso ebraico da preservare.

In entrambi i casi per i musulmani si tratta di moschee a tutti gli effetti.

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