Cronaca locale

Oh Bej! Oh Bej! al Castello 250mila milanesi e nessun abusivo

Nel primo giorno della tradizionale fiera di Sant’Ambrogio una folla enorme invade la zona dello Sforzesco: 440 bancarelle e una cintura di sicurezza con centinaia di vigili per bloccare l’accesso ai venditori irregolari

Oh Bej! Oh Bej! al Castello 
250mila milanesi 
e nessun abusivo

Le polemiche natalizie sono già state fin troppe. Luminarie multietniche, albero di Tiffany, torre di luce. E siamo solo al 7 dicembre. Se non altro il Comune quest’anno farà a meno (a quanto pare) della bagarre per eccellenza: la battaglia contro i venditori abusivi degli Oh bej! Oh bej! Niente bancarelle senza autorizzazione, niente ambulanti improvvisati in giro a distribuire vin brulé, torte fatte in casa e cianfrusaglie varie. Quest’anno, la fiera ai piedi del Castello Sforzesco si svolgerà all’insegna della piena legalità. Già l’anno scorso da Palazzo Marino è arrivato un bel giro di vite e nemmeno questo dicembre si sgarra.
Gli abusivi tra l’altro sembrano aver capito la lezione e nemmeno ci provano più a infilarsi tra i commercianti con regolare permesso. Ieri mattina, all’inaugurazione del mercatino, sembrava non esserci nemmeno l’ombra degli irregolari tra i 442 banchetti. A confermarlo è il vicesindaco Riccardo De Corato che ha effettuato un sopralluogo sul campo assieme al comandante della polizia locale, Tullio Mastrangelo.
Infatti circa 200 vigili urbani insieme a un centinaio fra poliziotti e carabinieri hanno creato una sorta di «cintura» per impedire, e nel caso sanzionare, l’arrivo di commercianti irregolari. Solo l’area di piazza del Cannone è stata destinata ad alcuni storici ex abusivi, mentre gli altri esclusi dal bando di assegnazione di uno spazio hanno accettato di andare sul cavalcavia della Bussa, nel quartiere Isola, in maniera comunque regolare. In tutto sono una cinquantina di ambulanti.
«Tolleranza zero, abusivi zero - sostiene soddisfatto De Corato -: è questa la regola per consentire di festeggiare nella legalità una ricorrenza patronale e commerciale. Un contrasto deciso ha risolto il problema. Al massimo si sono visti qualche auto-negozi itineranti che sono stati multati e invitati ad allontanarsi».
I controlli sono serrati ma stavolta non c’è stato nemmeno bisogno di chiudere il Parco Sempione: era da lì che l’anno scorso qualche infiltrato cercava di intrufolarsi alla fiera. Nel primo pomeriggio anche l’assessore alle Attività Produttive Giovanni Terzi ha fatto un giro tra le bancarelle. «Questo - ha ribadito - sarà un Natale all’insegna della piena legalità e mi sembra che per ora le cose stiano funzionando bene». Terzi tiene a sottolineare come lo scopo del Comune sia quello di riscoprire l’anima originale degli Oh Bej! Oh bej! che negli anni sono diventati sempre più multietnici e hanno esposto sui bancali prodotti di ogni sorta, spesso di dubbia qualità. «Su 442 bancarelle - spiega - circa un terzo sono di artigiani. Stiamo recuperando lo spirito delle origini della fiera».


Ci si aspetta un’affluenza alta, come gli anni scorsi quando l’affluenza media di una giornata di bancarelle arrivava a 250mila presenze.

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