«Oh bej, oh bej. Un’isola di illegalità»

«Oh bej,  oh bej. Un’isola di illegalità»

Gianandrea Zagato

Passeggini che avanzano a fatica, contorno di cani che rischiano di finire calpestati e la solita calca di chi tenta di districarsi tra le bancarelle. Istantanea della fiera degli Oh bej, oh bej che, anno dopo anno, per quattro giorni si consuma attorno alla basilica di Sant’Ambrogio.
Fotografia di una tradizione che non si smentisce e che porta con sé effetti negativi. Quali? Be’, duecentoventi spazi occupati da abusivi che, dalla mezzanotte di domenica, hanno preso possesso di ogni metro lungo le vie Lanzone, Caminadella, Novati e San Pio X. Spazi conquistati e mantenuti anche sotto l’occhio dei ghisa, come testimonia l’assessore Roberto Predolin: «Intervenire non è impresa facile. C’è il rischio di rivivere giornate di guerriglia nel cuore di Milano.

Basterebbe rileggere le cronache milanesi del 1998, quando gli Oh bej, oh bej furono teatro di scontri che videro il supporto dei centri sociali. La risposta ferma e decisa che quest’anno avremmo invece voluto e potuto (...)

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