"Oh Bej sotto scorta contro gli abusivi" Ma loro sono già arrivati...

La fiera al via venerdì. De Corato e l’assessore Terzi chiedono al prefetto la linea dura. In arrivo 1.500 irregolari, molti hanno segnato i posti col gesso

Il Comune chiede una presenza «decisa» delle forze dell’ordine. Non basta che siano tanti. Gli agenti che attenderanno al varco gli abusivi che tenteranno già domani notte di intrufolarsi - si teme l’assalto di oltre 1.500 irregolari, in arrivo anche dall’estero - negli spazi lasciati liberi dagli espositori doc degli Oh Bej Oh bej «dovranno dare un segnale forte che la città non li accoglie a braccia aperte». L’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi, che ieri in commissione ha presentato il programma della tradizionale fiera di Sant’Ambrogio da venerdì a lunedì prossimo intorno al Castello Sforzesco, ha però la sensazione che per evitare che i giovani dei centri sociali e i vù cumprà, se respinti con forza, possano alzare la tensione nell’area della festa e durante le manifestazioni del 7 dicembre (dalla consegna degli Ambrogini alla Prima della Scala), anche questa volta prefetto e questore opteranno per la linea «soft». Per evitare scontri e tenerli sotto controllo, l’anno scorso venne creato un recinto per gli abusivi in via Legnano, due anni fa davanti alla Triennale. Escluso il ricorso all’esercito, chiesto in commissione dal consigliere azzurro Leone Talia, ma è lo stesso capogruppo di Fi Giulio Gallera a precisare che si è trattato di un’opinione personale e non del partito: «Siamo contro l’uso dei militari agli Oh bej. Auspichiamo rigore da parte delle forze dell’ordine, se ancora una volta dovremo soccombere alla presenza degli abusivi, allora il prossimo anno è meglio iniziare a pensare ad un luogo chiuso o recintato per la fiera». Ipotesi che Terzi per ora non considera, mentre ammette per far tornare gli Oh bej un fiore all’occhiello della città e rendere più efficace il controllo anti-abusivi «dal prossimo anno pensiamo di dimezzare gli espositori, circa duecento. Meno presenze ma più qualità, un ritorno alla tradizione». Anche il vicesindaco Riccardo De Corato scarta l’ipotesi dell’esercito: ricorda che il Comune metterà in campo 200 ghisa, con gli agenti e carabinieri dovrebbero esserci circa seicento uomini a presidiare il territorio. Ma gli abusivi «hanno già segnato con della calce bianca e delimitato i posti in via Legnano, Alemagna, Molière e intorno all’Arena, fatto che lascia presumere che arriveranno in massa». Ringrazia questore e prefetto che «hanno garantito che faranno la loro parte non facendo mancare una presenza massiccia di agenti. Non possiamo permettere come l’anno scorso che si trasformi nella fiera del patrono dell’abusivismo, con centinaia di irregolari da mezza Europa a bloccare Milano. Volgiamo che inizi una nuova stagione ma serve piena collaborazione».
Nella ricerca della qualità, l’edizione 2008 fa già un passo avanti. I banchi saranno 407 (le domande erano 902), con 44 tipi di merceologia differente. Rispetto al 2007 passano dal 47 al 60% quelli più vicini alla tradizione, come rigattieri, fioristi, mestieranti, artigiani, dall’11 al 16 caldarroste e dolciumi mentre calano dal 35 al 17% quelli della categoria «varie».

Solo il 5% all’abbigliamento.
Perplessità dai consiglieri anche per il traffico. Andrea Fanzago del Pd chiede di incentivare l’uso dei mezzi studiando uno sconto sugli acquisti per chi presenta il biglietto alla bancarella.

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