Ok alla Pedemontana Il via libera ai fondi cancella le polemiche

Nei fatti sono già stati costruiti 157 chilometri di autostrada. Ed ora la Pedemontana incassa anche il via libera del ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Cioè il decreto ministeriale che conferma il piano economico approvato dal Cipe. Eureka, è l’ultimo tassello per poter proseguire i lavori. Finalmente l’era delle mille scartoffie e delle pratiche burocratiche è finita. D’ora in avanti si parlerà solo di lavori e di cantieri. L’approvazione dell’ultimo documento mantiene invariate le cifre: 1.290 milioni al termine della concessione nel 2044. Tradotto in termini pratici, significa che si scongiura l’ipotesi di forti aumenti dei pedaggi autostradali nei prossimi trent’anni.
Dopo l’epoca degli espropri, delle istanze, delle battaglie ambientaliste e degli scontri sul tracciato, ora si può procedere spediti, senza intoppi. La firma di Tremonti è infatti un timbro definitivo. E mette una pietra sopra anche alle polemiche scoppiate tra Pdl e Lega sui meriti per la realizzazione dell’autostrada. «Fare gli annunci prima delle firme porta sfortuna» era sbottato il viceministro alle Infrastrutture leghista Roberto Castelli contro un Formigoni che, all’inizio di marzo, dava già per certa la firma di Tremonti. «Evidentemente non portiamo sfortuna» risponde oggi il governatore lombardo. «È una grande grande vittoria - esulta Formigoni -. È stata sbloccata l’ultima pratica che si frapponeva alla realizzazione di Pedemontana. Ora i lavori proseguiranno ancora più speditamente». E quindi la strada che collegherà l’area di Malpensa a Bergamo passando a nord di Milano sarà pronta entro Expo e la tabella di marcia studiata dal Pirellone non subirà ritardi e slittamenti. «Confermo che il sistema viabilistico di quest’opera gigantesca - aggiunge Formigoni - sarà fatto entro il 2014». «È un esito che premia il lavoro di Regione Lombardia - sostengono Formigoni e l’assessore lombardo alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo -. Un esito di cui avevamo ragionevolissima certezza quando, giorni fa, lo annunciammo, sapendo di non azzardare nulla». Seppellita l’ascia di guerra, anche Castelli si dice soddisfatto per la firma in extremis: «È stato un lavoro complicato e difficile, ma siamo riusciti a trovare la soluzione che accontenta tutte le parti in causa e consente di affermare che non vi potrà essere in alcun modo un aggravio per le finanze pubbliche, così come il Tesoro richiedeva. Ancora una volta - conclude Castelli - si può dire con soddisfazione che quando si lavora in squadra i risultati si ottengono. Questo è stato raggiunto in extremis, ma ci consente di poter ragionevolmente prevedere che buona parte di questa arteria sarà pronta in occasione di Expo 2015».
Insomma, la corsa contro il tempo della Regione è sempre più realizzabile. Già una bella sferzata ai lavori era stata data con la fondazione della Cal, la concessionaria autostradale lombarda nata nel 2007 che aveva permesso di accelerare le procedure. Ora si fa un passo in più.

«Questo risultato - rivendicano i consiglieri regionali del Pd - è tutto merito del governo Prodi che nel 2007 diede l’impulso decisivo con l’approvazione al Cipe e la firma della convenzione tra la concedente Cal e la Pedemontana lombarda spa».

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