Roma

Okkupazioni, la delibera dimenticata

Le norme prevedono criteri precisi per assegnare locali alle associazioni

La delibera che regolamenta le assegnazioni di locali a fini sociali, sia per le occupazioni abusive che per le concessioni prevede condizioni precise. No ai protagonisti di episodi di violenza. Parere vincolante delle sovrintendenze su immobili di interesse storico-artistico. Pre-assegnazione solo per chi svolge un servizio sociale «altrimenti dovuto» dal Comune alla collettività, «senza fini di lucro». In caso di mancata risposta del Comune entro 120 giorni, la domanda deve intendersi rigettata. In caso di pre-assegnazione, la delibera prevede il pagamento di un affitto temporaneo in attesa della regolarizzazione - ed eventuale saldo del pregresso - con decadenza dopo solo 3 mesi non pagati.
Nel caso di via Bertero la delibera è diventata carta straccia. Con l’aggravante che l’immobile l’ha trovato e consegnato direttamente il Comune. Che fine ha fatto poi la vecchia Torre di via Rousseau? È okkupata da immigrati dell’est. Lucchetto al cancello, 4 grossi cani a tenere alla larga i curiosi. E La Sapienza? Il progetto dell’Ateneo era di metterci dentro un laboratorio di biologia, o un moderno osservatorio ambientale. Tutto finito in soffitta.

Quattro immigrati e un centro sociale hanno dato scacco matto alla prima università d’Europa.

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