Oli al bando Formigoni ricorre contro il Tar

Una sentenza assurda e contraddittoria, «fondata su un cavillo che per di più è falso». Così il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha definito la decisione del Tar della Lombardia di bocciare la delibera regionale che aveva messo al bando gli oli combustibili per il riscaldamento civile. E ha annunciato un ricorso al Consiglio di Stato contro decisioni «che ostacolano la battaglia della Regione Lombardia a favore dell’ambiente» «Siamo oltre Kafka - ha detto il governatore - è una sentenza che fa cadere le braccia. Lo stesso Tar si era pronunciato più volte negli anni a favore di questo provvedimento contro i ricorsi dell’Unione petrolieri: ora si smentisce adducendo come motivo la mancata notifica della nostra decisione all’Ue. Ma è falso». La Lombardia chiederà quindi di sospendere e poi annullare la sentenza del Tar.

E si basa su dati scientifici: «Nel 2004 uno studio dell’agenzia Arpa - spiega il presidente lombardo - ha dimostrato che l’olio combustibile comporta emissioni inquinanti molto maggiori di quelle di gas naturale e del gasolio». A confermarlo sono i numeri: prima del divieto, nell’aria venivano immesse 250 tonnellate all’anno di polveri sottili a causa dell’olio combustibili.

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