Fiamma olimpica è atterrata in Italia alle 17,15 a bordo di un volo Ita Airways Atene-Roma Fiumicino, ed è pronta per il viaggio che in sessanta giorni (da domani e con il "delfino" Gregorio Paltrinieri come primo tedoforo) la porterà fino allo stadio di San Siro il 6 febbraio , per la cerimonia di apertura. La lanterna contenente la fiamma è stata consegnata intorno alle 18 al presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal presidente della Fondazione del 2026 Giovanni Malagò e dalla tedofora e regina del tennis Jasmine Paolini. Presenti il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, il sindaco Beppe Sala, il ceo della Fondazione Andrea Varnier. Questa mattina alle 11 la cerimonia dell'accensione del braciere, con Mattarella e la premier Giorgia Meloni. Non è chiuso un capitolo che si guarda già al successivo. L'obiettivo più ambizioso sarebbe portare a Milano (e magari non solo, visto che i primi Giochi diffusi della storia faranno scuola) anche le Olimpiadi estive. Si è già perso tempo, non lo nasconde il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Giochi olimpici e Paralimpici Alessandro Morelli. Ricorda che dell'ipotesi Olimpiadi invernali si iniziò a discutere già nel 2018. "Dopo il volano di Expo 2015 bisognava pensare a un'altra occasione per rilanciare la notorietà di Milano negli anni successivi e ricordo che nel 2018 Giancarlo Giorgetti, allora ministro allo Sport, buttò lì le Olimpiadi invernali. Sembrava assurdo, al massimo una volta si sciava sulla Montagnetta di San Siro" scherza il sottosegretario leghista "ma ci siamo riusciti. Serve una visione a dieci anni di distanza, oggi bisogna costruire il terreno per ciò che vorremmo portare a casa" in termini di grandi manifestazioni sportive o culturali "nel 2035. É per questo che abbiamo suggerito spesso al sindaco negli anni passati" e va detto, prima delle inchieste urbanistiche che hanno rallentato vari progetti di sviluppo, "di ipotizzare nell'ambito delle grandi riqualificazioni urbane un obiettivo di lungo periodo, come la conquista delle Olimpiadi, che comporta l'offerta di impianti sportivi adeguati per supportare la candidatura". Piscine olimpioniche, piste di atletica omologate e così via. Tra le occasioni ghiotte: lo sviluppo del quartiere Santa Giulia, gli ex scali ferroviari a partire da Farini, "anche il progetto del nuovo stadio di San Siro, il Comune poteva fare regia e imporre una cittadella dello sport, visto che è già infrastrutturata, arriva la M5". Ma, ribadisce Morelli, "manca una visione e una volta il Comune contratta con Coima, una volta con i club".
A proposito dell'Arena Santa Giulia che deve ospitare le gare di hockey maschili su ghiaccio e su cui nei giorni scorsi il New
York Post ha lanciato un allarme su tempi, il sindaco Sala ieri ha assicurato: "É tutto a posto, stiamo seguendo settimanalmente i lavori però gli scogli che avevamo qualche settimana fa a questo punto sembrano superati".