Oltre 10mila negozi aperti ad agosto voucher per far lavorare gli studenti

Raddoppiano gli esercenti disposti a non chiudere. Terzi: «Merito anche degli incentivi» Con i buoni del Comune 120 giovani potranno essere assunti dai commercianti

Più di 10mila negozi aperti, il doppio rispetto a un anno fa. Se i commercianti che hanno garantito almeno due settimane consecutive con le serrande alzate ad agosto manterranno la parola, il Comune potrà scrivere un record. L’anno scorso su 40mila negozianti contattati prima di stampare la guida «Milano aperta ad agosto» (la nuova edizione verrà distribuita da metà luglio e inviata a casa di 700mila famiglie) risposero all’appello solo in 5mila. Un pò la paura della multa in caso di sgarro e la fatica di far quadrare i conti pagando i dipendenti anche nel mese più caldo, molti hanno preferito decidere all’ultimo lasciando il Comune con l’incubo della serrata. Quest’anno, il lavoro incrociato di amministrazione e l’Unione del commercio hanno fatto salire le adesioni a quota 9.446, a cui si aggiungono 1.090 negozianti che rinunceranno alle ferie nelle due settimane centrali (come richiedeva il bado) per ottenere i fondi da mille a 5mila euro - un milione in totale - messi a disposizione per lavori di ristrutturazione. L’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi anticipa che è aperto un confronto anche con i panificatori «perchè il 50% tenga aperto ad agosto». E per combattere il lavoro nero e dare una mano ai commercianti, già oggi la giunta dovrebbe approvare l’erogazione di buoni lavoro per 120mila euro destinati a studenti in vacanza sotto i 25 anni che lavoreranno in locali o negozi della città ad agosto. Fino ad un massimo di 15 giorni e 800 euro. Terzi ipotizza che «i ragazzi possano essere impiegati a rotazione anche in più negozi della stessa via, secondo le esigenze».
Il nuovo metodo, spiega l’assessore, «è l’incentivazione, non solo dei controlli, che pure ci saranno». Sono già previsti, anzi, fondi per coprire le ore di straordinario ai vigili dell’annonaria. Ma adesioni così elevate rispetto al passato fanno ben sperare: in via Solferino ad esempio terranno aperti 30 negozi su 77, dal Castello al Quadrilatero il Comune sta mettendo in piedi con le associazioni di via un calendario di eventi per convincere le boutique a non deludere i turisti. Anche se il presidente della Camera della moda, Giulio Boselli, premette che «innanzitutto devono lavorare bar e ristoranti, solo così anche i negozi di moda restano aperti. Per ora il 50% ha garantito che non chiuderà, il 10% lo farà sicuramente e il 40% non ha ancora deciso».
Nonostante il momento economico negativo, afferma il segretario generale dell’Unione del commercio Gianroberto Costa, «l’adesione dei negozianti milanesi è positiva e dimostra la voglia di reagire alla crisi». Concorda il sindaco Letizia Moratti: «Milano è in controtendenza rispetto al dato della crisi, sia dal punto di vista delle imprese che del turismo. Il segnale dei negozi aperti in agosto va in questa direzione».

E invita i turisti a visitare la città perchè «la troveranno con tante iniziative ed eventi importanti». Pessimista invece l’Osservatorio di Milano: «Sarà la solita serrata, si alzino le multe per chi chiude, come a Roma o Torino».

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