Roma - L'Istat rende noto che il tasso di
disoccupazione italiano, espresso in termini destagionalizzati, si è
attestato nel terzo trimestre dell’anno al 6,7% dal 6,7% (rivisto da
6,8%) del secondo trimestre 2008. Nel terzo trimestre dell’anno il
numero delle persone in cerca di occupazione ha registrato il terzo
aumento tendenziale consecutivo, portandosi a 1.527.000 unità
(+127.000 unità, pari al +9% rispetto al terzo trimestre 2007).
L’innalzamento del livello della disoccupazione risente soprattutto
della crescita degli ex-occupati nel Nord e nel Centro e degli
ex-inattivi nel Mezzogiorno.
Nel terzo trimestre è proseguita la crescita del numero delle
persone in cerca di occupazione, sia per la componente maschile
(+10,5%, pari a 69.000 unità) sia per quella femminile (+7,8%, pari a
58.000 unità).
Si salva solo il Nord-est La crescita della disoccupazione ha continuato a
interessare soprattutto gli uomini ex-occupati nelle regioni
settentrionali e centrali (+32.000 unità) e le donne ex-inattive nel
Mezzogiorno (+29.000 unità).
Il tasso di disoccupazione, nel terzo trimestre, è aumentato
rispetto a un anno prima di 0,5 punti percentuali per gli uomini e di
0,4 punti percentuali per le donne, portandosi rispettivamente al 4,9
e al 7,9%. Ad eccezione del Nord-est, l’aumento è diffuso in tutte le
ripartizioni territoriali. Nel Centro la crescita ha interessato in
misura più accentuata le donne, mentre nel Mezzogiorno
l’innalzamento dell’indicatore ha riguardato prevalentemente la
componente maschile.
Più disoccupati al Sud Il tasso di disoccupazione del Mezzogiorno (11,1%) è rimasto molto più elevato in confronto a quello del Nord (3,4%) e del Centro (5,7%). Anche il tasso di disoccupazione degli stranieri è cresciuto nuovamente, passando dal 6,5% del terzo trimestre 2007 al 6,9%. Tale incremento ha interessato esclusivamente la componente maschile.
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