In oltre 30mila per celebrare i veicoli più belli

Oltre 30mila visitatori alla 28ª edizione di Automotorétro. La classica rassegna torinese del collezionismo automotoristico si è conclusa di recente al Lingotto Fiere. Nell’arco di tre giorni oltre 400 espositori hanno soddisfatto le curiosità degli appassionati. I motivi di interesse non sono mancati: dall’esposizione di 12 Formula 1, agli stand dei club di marca con vetture inedite, allo spazio dell’Asi (Autoclub storico italiano) con due stupende Alfa Romeo 6C, alla mostra dei giocattoli d’epoca, fino ai 320 banchetti di ricambi accessori. Per non parlare dei 60 stand di modellini, gli orologi a tema, le 1.000 vetture e moto esposte nonché in vendita. Totalmente nuovo il settore Automotoracing: interessanti anche le iniziative culturali che hanno stimolato gli appassionati italiani e stranieri.
Tra le curiosità spiccano alcuni veicoli di notevole interesse, quale la Delage D1 del 1923. Carrozzieri, sellai, specialisti di interni e raffinati meccanici fanno parte di quel nutrito gruppo di artigiani presenti in rassegna pronti a risolvere i problemi di manutenzione e restauro. Da notare il curioso stand Peugeot, con il quale la casa del Leone festeggia il 200° anniversario della società, esponendo tutto quanto ha prodotto di non automobilistico: attrezzi metallici di ogni tipo, biciclette, moto e casalinghi; compreso il famoso macinino per il caffè.
Accanto allo stand di Auto d’Epoca vivo interesse ha suscitato il Registro delle moto piemontesi che ha attirato l’attenzione di un pubblico incredulo, di fronte all’esposizione di 40 motocicli e 40 costruttori diversi, accomunati solo dalla piemontesità. All’inizio del secolo i costruttori di moto a Torino erano più di cento.
Interessanti gli stand: Fiat ha presentato la Cisitalia D46, 1100 S reduce da diverse Mille Miglia e una barchetta motorizzata 1500 con una linea pura di grande eleganza. La Lancia ha svolto il tema dell’Appia, con un pezzo unico, l’Appia Zagato Spider di Guido Lamperti. In casa Alfa Romeo, ecco le Giuliette, pensando alla vettura che vedremo presto sulle strade e che porta il glorioso nome di una gamma che ha fatto sognare intere generazioni. Sul suo stand l’Asi ha voluto celebrare i designer italiani e, in concomitanza con il centenario del marchio Alfa Romeo, ha scelto due realizzazioni su telaio 2500 6 C, un coupé di Castagna e il celebre cabrio. Nel padiglione Automotoracing, importanti presenze di scuderie, organizzatori e preparatori. Tra questi, i costruttori Osella, con una barchetta, e Gloria con le monoposto mosse da potenti propulsori motociclistici.

Tra le affascinanti 12 vetture di Formula 1, in prima fila l’Alfa 158 di Pinin Farina, vincitore del primo Mondiale nel ’50, e la Lancia D50 che consentì a Ferrari di vincere un mondiale del 1956 con Manuel Fangio. Seguite dalla Maserati, identica a quella con la quale proprio Fangio, vinse il mondiale del ’57. A fare da damigelle Ferrari, Ligier, Tecno, Lotus, Tyrrell, Brm, Alfa Romeo e Cooper.

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