Oltre ai debiti del passato la città si aspetta delle scuse

Anni di abusivismo, di violenze, di vie messe a ferro e fuoco, di danni, di tasse non pagate. E ora i leoncavallini che fanno? Cancellano il passato da spaccatutto e fanno pure i pretenziosi. Dopo che il sindaco Pisapia li ha messi in regola, ora si allargano, chiedendo perfino contributi per le loro attività.
Tuttavia si sono dimenticati di un dettaglio: nessuno di loro ha mai chiesto scusa alla città. Né per i disordini, né per gli imbrattamenti, né per le aggressioni agli agenti delle forze dell’ordine. Loro, che per anni sono stati il cuore pulsante dell’antagonismo, ora fanno i santarellini.
Si sono dimenticati degli scontri del 1994 in piazza Cavour, si sono dimenticati degli agenti malmenati nel 1995 in via Watteau durante una perquisizione per debellare le droghe leggere al centro sociale. Per loro non contano nulla gli sfratti, consegnati invano nella loro sede occupata. E anche ora che sembrano aver ottenuto tutto ciò che volevano, continuano con le richieste. E non fanno un passo, nemmeno minimo, verso la legalità. Un esempio? A domanda esplicita: «Ma continuerete con la semina e il raccolto della canapa?» ovviamente non hanno risposto no. Figuriamoci.

Si sono solo limitati a dire che «ora anche Monti legalizzerà le droghe leggere». Continueranno a fare di testa loro, pure in questo. Senza mediare, senza guardare in faccia nessuno. Tanto, la cronaca insegna, c’è sempre qualcuno che alla fine cede, li mette in regola e, addirittura, li finanzia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica