Oltrevini, l’Oltrepò festeggia le sue bollicine

Alla fiera i primi tappi salteranno il 30 agosto, gli ultimi il 4 settembre

Oltrevini, l’Oltrepò festeggia le sue bollicine

Via Truffi a Casteggio, da giovedì 30 agosto a martedì 4 settembre. Sono le coordinate spazio-temporali di Oltrevini, www.oltrevini.it, fiera vitivinicola che anche quest'anno attirerà migliaia di appassionati nella cittadina dell'Oltrepò Pavese, comprensorio di lunga tradizione che ha da pochissimo inspessito il suo prestigio col riconoscimento del disciplinare Docg, piovuto sulle bollicine dei suoi Metodo classico a base pinot nero. Per questo, a livello simbolico il giorno più importante è lunedì 3, quando il ministro delle Politiche agricole Paolo De Castro all'ora di cena chiuderà i lavori del convegno «Il distretto vitivinicolo dell'Oltrepò Pavese: un'opportunità di sviluppo territoriale», benedicendo alla Certosa di Cantù il disciplinare del più rinomato spumante oltrepadano.
Vero anche che l'aspetto che interessa di più all'appassionato è quello relativo alle degustazioni messe in piedi da associazioni come Ais, Onav, Fisar e dagli spettacoli per bimbi e adulti che animeranno la fiera casteggiana. Ecco allora scientifici assaggi di nettari a base croatina, barbera o riesling, che col pinot nero sono poi le 4 uve su cui punta da tempo il Consorzio locale, e un'interessante degustazione di rossi allestita dal gruppo Inoltre, sorta di dream team di 11 tra le migliori cantine d'Oltrepò, prese a dimostrare le notevoli differenze di identità che possono separare, per dire, una Fatila, bonarda ferma di Vercesi di Castellazzo, da un Bricco Sturnel, uvaggio di cabernet e barbera della Bellaria di Paolo Massone.
Sempre in tema di differenze, agli organizzatori quest'anno preme porre l'accento sulle diverse sottozone oltrepadane, perché le valli Versa, Scuropasso, Schizzola, Coppa, Ardivestra o Staffora hanno tutte caratteristiche geoclimatiche diverse, e così le uve e i vini.

Molto interessante saggiare anche le vecchie annate di Buttafuoco, uvaggio di autoctoni tra i più antichi e noti, in una dimostrazione a cura del Club del Buttafuoco storico. E poi il curioso binomio "wine and fitness", presentato dalla condotta locale di Slowfood. E tanto altro ancora.

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