da Roma
Resta in piedi solo la pista della malavita per spiegare la morte di Massimo Pisnoli, il suocero di Daniele De Rossi. Il fascicolo della Procura di Latina sullomicidio passa infatti alla direzione distrettuale antimafia di Roma: le indagini saranno coordinate dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo. Perde consistenza la pista del movente passionale. Secondo il medico legale che ha eseguito lautopsia, un colpo di fucile è stato esploso alle spalle, un altro in bocca, sfigurando il volto. Sembra ormai certo che luomo sia stato ucciso proprio nel luogo dove il corpo è stato ritrovato lunedì sera: una stradina sterrata e isolata poco lontana dalla stazione ferroviaria di Campoleone, alla periferia di Aprilia. Finora i carabinieri hanno ascoltato una trentina di persone tra amici, conoscenti e parenti e stanno cercando di ricostruire gli ultimi giorni di vita delluomo. Pisnoli, è stato accertato, era solito frequentare le zone del Trullo e della Magliana. Ieri, nellobitorio del cimitero di Latina, cè stato il riconoscimento ufficiale del corpo da parte dei familiari.
Omicidio del suocero di De Rossi: sul caso ora indaga lantimafia
Cade il movente passionale, resta la pista della malavita
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