Onida boccia le primarie «Falsate dai sondaggi» E Boeri si fa due nemici: Vendola e pure D’Alema

«Non fidatevi dei sondaggi». Non molla Valerio Onida, candidato da indipendente alle primarie del centrosinistra in programma il 14 novembre. Non molla e punta il dito contro la pubblicazione di sondaggi che rischiano di mortificare la competizione, un altro vulnus che da giurista di rango ha individuato nel meccanismo di voto, dopo il problema dell’uso degli elenchi di elettori da parte del Pd.
«A una settimana dal voto - dice il costituzionalista - la pubblicazione di sondaggi rischia di avere solo l’effetto di orientare il voto dei cittadini, per questo è vietato dalla legge nelle elezioni vere. In una competizione elettorale come le primarie, dove le persone decidono negli ultimi giorni e, per definizione, fino all’ultimo non si conosce quanti cittadini andranno a votare, la diffusione di sondaggi ha chiaramente questo effetto: alimentare l’idea che la competizione sia solo tra i partiti e che i candidati in gara siano solo quelli da loro sostenuti. Così si mortifica la natura delle primarie. Ai cittadini dico: non fidatevi della politica virtuale, usate la vostra testa, non ratificate le scelte di altri e andate a votare il 14 novembre».
Intanto il candidato del Pd Stefano Boeri continua nella sua contraddittoria campagna, che lo porta a contestare l’avversario «di sinistra», Giuliano Pisapia, ma anche i vertici del partito che invece avrebbe scelto lui come candidato ideale da opporre al sindaco Letizia Moratti.

Oggi si scaglia contro Nichi Vendola, che sponsorizza Pisapia, ma anche conto D’Alema: «Nichi Vendola - dice Boeri - sta facendo a Milano quello che Massimo D’Alema ha fatto in Puglia quando andò a pontificare come leader nazionale». Ieri sera Vendola è stato il protagonista di una kermesse al Teatro Dal Verme. «Quella carica innovativa di cui lui è stato portatore - dice l’architetto - è già molto ben rappresentata a Milano».

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