Bruxelles - Anche l'Italia, dopo gli Usa, ha deciso
di ritirare la propria delegazione dalla Conferenza Onu sul razzismo
e la xenofobia, nota anche come "Durban II", che si terrà in aprile a
Ginevra, per via di parti del testo "aggressive (contro Israele) e
antisemite".
Frattini: non parteciperemo È quanto ha annunciato il ministro degli Esteri Franco
Frattini, a Bruxelles per partecipare al Consiglio Atlantico della Nato
a livello ministeriale. "La delegazione italiana - ha dichiarato il ministro - non
parteciperà alla conferenza, in presenza di un testo che contiene
almeno due parti inaccettabili". Roma, ha aggiunto, cambierà idea
solo se "tesi aggressive e antisemite saranno rimosse". Frattini ha
affermato che "anche altri paesi europei" hanno intenzione di
seguire la stessa decisione. Si parla di Francia, Olanda, Belgio,
Danimarca e, fuori dal Vecchio Continente, anche del Canada.
La reazione di Israele Israele plaude alla decisione dell’
Italia di ritirare la sua delegazione dalla conferenza dell’ Onu sul
razzismo, la cosiddetta Durban II, in programma a Ginevra il
prossimo aprile, in quanto contenente nella bozza di risoluzione "frasi aggressive di tipo antisemita".
Un portavoce del ministero degli esteri a Gerusalemme, Andy
David, ha detto all’ Ansa che Israele "si rallegra di questa
decisione dell’Italia che si è resa conto che da questa conferenza
nulla di positivo potrà emergere".
Fassino: "Se ne discuta in parlamento" "La decisione di non
partecipare alla conferenza delle Nazioni Unite è un atto estremo
che deve essere innanzitutto oggetto di dibattito parlamentare" Lo
dichiara Piero Fassino responsabile del Pd per la politica estera. "Chiediamo quindi al governo di riferire immediatamente al
parlamento le proprie valutazioni sulla conferenza delle Nazioni
Unite sul razzismo nota come "Durban II" e su quali valutazioni
conducano il governo italiano alla decisione di non parteciparvi".
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