«Operazione verità» da Imperia alla Spezia

Ogni giorno si aggiunge qualcuno.
Perché, vedete, non è che tutto quello che fa il governo Monti è sbagliato e tutto è da rifare. Anzi, in tutta sincerità, c’è anche qualche scelta positiva, di cui abbiamo dato atto anche sul Giornale. Ma, certamente, sentire che tutto quello che fa Supermario è straordinario e tutto quello che facevano i suoi predecessori era pessimo, persino se si tratta della stessa cosa, è surreale.
Eppure, vi invito a leggere i giornali. Non il Giornale, ma questa è un’altra storia. Aprendone alcuni, a partire da quelli che erano più critici con Silvio Berlusconi, si sprigiona un fortissimo aroma di incenso e persino odore di santità. Addirittura, abbiamo letto elogi sperticati alle interviste televisive di Monti.
Benissimo, perfetto, legittimo. Ma quelli che hanno firmato gli articoli erano gli stessi che, appena il Cav appariva in tivù, lo accusavano di occupazione a tacco armato degli schermi. E allora, come la mettiamo?
Insomma, ribadisco, non tutto quello che fa il governo Monti è sbagliato. Anzi, alcuni provvedimenti sono positivi, almeno nelle linee teoriche. Ma non si può dimenticare che l’esecutivo nasce con un peccato originale che nessun battesimo parlamentare può sanare.


E cioè che - al di là del fatto che, formalmente, è tutto perfetto e che l’amplissima fiducia di Camera e Senato lo rendono pienamente legittimato dal punto di vista costituzionale, forse addirittura il governo della storia d’Italia con il maggior sostegno del Parlamento - alla base della sua nascita c’è una sospensione della democrazia. (...)

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