Avranno subito una casa gli sfollati di via Lomellina. Comunque consolazione, mentre gli occhi ancora pieni di lacrime ieri pomeriggio accompagnavano con lo sguardo lenorme ganascia meccanica che sbriciola quel che resta delle loro abitazioni. Pezzi di camera, un letto, resti di mobili che precipitano in una nube di polvere sulle macerie già ammucchiate dai pompieri. La notte della tragedia il sindaco Letizia Moratti è stata fin quasi allalba sul posto insieme ai soccorritori. Una parola per tutti, labbraccio straziante alla mamma del piccolo Francesco nel momento più difficile. Ieri mattina il giro degli ospedali e la visita ai feriti. Prima il Fatebenefratelli e il Policlinico, subito dopo in corso di Porta Nuova e allOspedale Maggiore. Poi la convocazione in prefettura del vertice per coordinare le operazioni con il prefetto Gian Valerio Lombardi, il presidente della Provincia Filippo Penati, il vicesindaco Riccardo De Corato e i rappresentanti dei vigili del fuoco, della protezione civile e della questura: «Ho chiesto una riunione dellunità di crisi - spiega la Moratti - per verificare come dare risposte a queste persone rimaste senza tetto. Come Comune abbiamo limpegno preciso di dare assistenza a tutti e garantire che tutti possano avere un alloggio». Per ora cè lospitalità offerta dal Comune in albergo. Il capogruppo dellUlivo Marilena Adamo e il vice Andrea Fanzago chiedono che «lamministrazione metta a disposizione gli alloggi comunali di piazzale Lodi e di piazzale Dateo». Possibile, assicura il visesindaco Riccardo De Corato. «Si tratta - spiega - di un palazzo relativamente vicino alla zona della tragedia e che dispone anche di alcuni appartamenti già ammobiliati».
La preoccupazione per il futuro, ma dalla Moratti anche un pensiero ai soccorritori («hanno dato prova non solo di professionalità, ma anche di una straordinaria dedizione per non lasciare solo nessuno»). «Stiamo lavorando - aggiunge - anche per dare assistenza psicologica a chi ha avuto dei morti e a tutti quelli che ne hanno bisogno. Io provata? Quando si tratta di vite umane non si può non essere provati». Soddisfatto, pur nella tristezza del momento, anche il questore Paolo Scarpis. «Nonostante la complessità e lemozione che caratterizzano queste situazioni - il suo bilancio a freddo -, la macchina Milano ha reagito con organizzazione e tempestività. Purtroppo sono cose che possono succedere e per Milano è una profonda ferita».
Un messaggio ha inviato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Con profonda commozione - le sue parole -, desidero esprimere sentimenti di vicinanza e solidarietà alla comunità milanese, duramente colpita dal tragico crollo delledificio di via Lomellina che è costato la vita a quattro persone, tra cui una in giovanissima età». E al sindaco Moratti chiede «di far pervenire ai familiari delle vittime il partecipe cordoglio al grande dolore e ai feriti laugurio di pronta guarigione».
Il presidente dellUnione del Commercio Carlo Sangalli parla di «una tragedia che colpisce profondamente Milano e i milanesi». E, in perfetto stile ambrosiano, propone subito iniziative concrete. «Alle piccole imprese colpite dallesplosione - annuncia - vogliamo dare un aiuto immediato. Al call center dellUnione del Commercio il numero verde 800-775000 potranno perciò rivolgersi per assistenza i commercianti di via Lomellina che hanno subito danni. LUnione del Commercio inviterà tutti gli operatori commerciali a fermarsi per un momento di riflessione e raccoglimento in occasione delle esequie».
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